Giro del monte Antola in bici (AL-GE-PC-PV) 19 e 20 Giugno 2021

01s  Eli e Nives sono al mare per una settimana, io mi ritrovo solo e mi organizzo per un bel  giro in bici da due giorni, cosa non fattibile con Nives per il momento. Trovo anche un compare per "l'avventura", e così sabato mattina alle 8 siamo pronti per iniziare a pedalare dalla piazza di Rocchetta Ligure (400m), in val Borbera, provincia di Alessandria. 02s  Come al solito l'itinerario da "lontano".  La zona in cui si svolge il percorso non mi è nuova, ci ho già fatto diversi giri sia in bici che a piedi. Non ha un vero è proprio nome, però viene chiamata l'Appennino delle quattro province, idealmente abbiamo girato intorno al monte e al parco dell'Antola,  montagna molto importante per i Genovesi. In due giorni abbiamo attraversato più volte i confini di provincia e regione, dopo la colazione in Piemonte abbiamo pranzato e cenato in Liguria, nel secondo giorno in breve siamo entrati in Emilia per poi sconfinare in Lombardia, nel pomeriggio ritorniamo in Piemonte per chiudere l'anello.  Sembra strano ma questa è una delle zone d'italia meno densamente popolate, livelli da Islanda. 03s  L'itinerario, in rosso il sabato e in giallo la domenica. Il sabato abbiamo percorso 88 chilometri con 1900 metri di dislivello positivoe 1720 metri di negartivo. Dopo la notte in campeggio a Rovegno, siamo tornati a Rocchetta pedalando per 72 chilometri con un dislivello positivo di 1620 metri e uno negativo di 1800.  Tot 3520 metri di dislivello (positivo) in 160 chilometri. 04s  Si va. Attraversiamo il poco che resta del paese in direzione della val Sisola. Dimenticavbo, non è nemmeno la prima volta che parto per un ciclogiro da Rocchetta Ligure,  ben 10 anni fa con Eli e Enrico facemmo un anello in parte simile, ma ancora più tosto.... clicca   QUI 05s  alla nostra destra il particolare monte Cravasana, mentre risaliamo verso un colle chiamato Costa Salata (795m), probabilmente perchè posto lungo una della vie del sale che passavano anche da queste parti.  Il mio compare del week end è più allenato e in forma di me, però è al suo primo "cicloviaggio" , solitamente fa pedalate in giornata senza bagagli.
06s  casolari lungo la strada. Il cielo è tristemente grigiastro, le foto verranno pessime.... ma se non altro la temperatura rimane più fresca e si pedala meglio. 07s  lungo la salita passiamo per Mongiardino Ligure, case sparse tra radure e boschi, bastano un paio di case a fare una località con il proprio nome, nella foto il campanile di Maggiolo 08s  località Costa Salata (795m) raggiunta.  Qui lasciamo la val Borbera e scendiamo verso la val Vobbia, tra qualche tornante, in località Molini di Salata, entreremo in Liguria, lasciamo la provincia di Alessandria per quelladi Genova.  I più attenti avranno notato che Andrea.... usa la bici e le borse di Elisabetta....  In effetti siamo partiti con l'idea di mettere un portapacchi sulla sua mountainbike, ma poi ha visto che la bici di Eli gli calzava a pennello e ha preferito evitare le ruote larghe e tassellate della sua. 09s  Vobbia (470m), nella valle dell'omonimo torrente.  Sono già stato qui (in auto) e al prossimo paese (Crocefieschi) per fare un paio di semplici escursioni. Da qui, al castello della Pietra, un posto veramente spettacolare, cliccate   QUI   e da Crocefieschi al monte Castello, belvedere sulle Rocche del Reopasso. 10s  via di nuovo in salita, dai 470 metri di Vobbia saliamo ai 760 del paesino di Crocefieschi
11s 12s  Gironzoliamo per il centro storico di Crocefieschi per trovare una fontanella e per comprare il pranzo che consumeremo più avanti. 13s  in lontananza si vede parte delle Rocche del Reopasso, delle particolari montagne rocciose che spuntano come isolette nel mare di boschi 14s  Lasciamo Crocefieschi per scendere in val Brevenna e poi giù ancora fino alla sua confluenza con la valle Scrivia in località Avosso, credo sia una frazione di Casella. Qui percorriamo il tratto più "trafficato" (comunque niente a che vedere con le strade brianzole) fino a Montoggio, dove ci infiliamo nella stradina che vedete nella foto, questa sicuramente la meno trafficata dei due giorni, la strada in parte sterrata che risale la val Pentemina fino a Pentema e proseguendo poi per scollinare verso il lago Brugneto. 15s  dopo un primo chilometro tra ville, villette, cascinali, orti e boschetti, si entra nel nulla..... nei prossimi 10 chilometri solo qualche casa isolata e per lo più disabitata prima raggiungere Pentema, con 440 metri di dislivello positivo e 100 negativo.
16s  Dei 10 chilometri forse 3 o 4 sono sterrati, ma i restanti 6 o 7 "asfaltati" sono messi talmente male che a tratti sarebbe preferibile lo sterrato. Ad un certo punto un bellissimo capriolo adulto ci corre davanti per una decina di metri, veramente un bell'esemplare. 17s  Alle 12e30, stufi e accaldati ci fermiamo a bordo strada per consumere i nostri panini..... niente aree pic nic da queste parti.... 18s  Riprendiamo a pedalare, ora è uscito un caldo sole che ci fa sciogliere. Nella foto la località Serre di Pentema (670m), qui scendiamo tra le casette in cerca di una fontanella e incontriamo una coppia di quasi novantenni genovesi con cui ci intratteniamo una ventina di minuti, ci raccontano di quando li abitavano un sacco di famiglie, di quando era tutto un frutteto e facevano grandi quantità di vino, delle bombe in tempo di guerra che sono cadute li vicino, di come ora sia tutto un bosco , della strada che va sempre più alla malora, dei caprioli, dei cinghiali e del daino trovato mezzo sbranato dai lupi davanti alla casa più in basso.... Ci regalano anche una bottiglia d'acqua perchè dalla fontanella non viene giù niente. 19s  Serre di Pentema 20s
21s  A 750 metri raggiungiamo Pezza, borgata un pò più grande, ma non è ancora il capoluogo della valle, Pentema comunque si vede già.... è quello che spunta dal crinale boscoso più avanti.... 22s  Alle tre del pomeriggio siamo a Pentema (820m) . Questo è sicuramente il paesino più grande della selvaggia val Pentemina, la strada più comoda per raggiungerlo arriva dall'alto, dal valico a circa 1120 metri che separa questa valle dall'alta valle Scrivia e dal paesotto di Torriglia. Quella che abbiamo percorso noi da Montoggio è davvero messa male, meglio avere un fuoristrada, e non deve interessarvi se sfrisate le fiancate con sterpaglie e rovi, la carreggiata è piuttosto stretta. 23s  Nonostante la posizione disagiata il paesello non è messo male, le case sono per lo più utilizzate, certo come seconde case..... ma altri posti simili sono spesso mezzi diroccati. C'è addirittura un'associazione che si occupa della valorizzazione e del recupero di questo bel borgo, fanno diverse iniziative per farlo conoscere e preservarlo, hanno anche un sito, cliccate  QUI 24s  questa  per me è la terza volta che passo da Pentema, la prima è stata in bici con Eli durante un gran bel giro fatto nell'aprile del 2011 tra Busalla e Chiavari con tanto di bici spinta nella neve, cliccate  QUI   , la seconda invece più recente e a piedi, un grande anello sui crinali della val Brevenna e sul monte Antola, con sconfinamento qui a Pentema, cliccate    QUI 25s  ma Pentema il meglio di se, secondo me, lo da dall'alto
26s 27s  prima di lasciare il paesello ci beviamo una birretta nel "barettino" aperto apposta per noi dai volontari . Poi riempiamo le borrecce, di acqua, e ripartiamo in salita per raggiungere i 1120 metri del valico da cui scenderemo verso la diga del lago Brugneto 28s  "decoro" all'ingresso del paese.... 29s 30s  ormai al valico, intorno a noi in ogni direzione vallate verdi con qualche piccolo segno di vita (spesso passata) quà e là
31s  il sole è andato via di nuovo e quassù l'arietta fresca aiuta a pedalare.... 32s  dopo una lunga discesa.... anche da pedalare.... siamo sulla diga del lago Brugneto a 780 metri di quota 33s  il lago Brugneto è il più grande della Liguria, lungo circa 3 chilometri e largo al massimo 200 metri, con una capacità di 25 milioni di metri cubi di acqua, creato bloccando il corso del torrente Brugneto, affluente del Trebbia. 35s  ci facciamo una foto ricordo sulla diga La sullo sfondo, proprio sopra la mia testa (maglietta gialla), c'è il monte Antola,  non è la montagna più alta della zona.... però è "la  montagna dei Genovesi". Ci siamo stati sia d'inverno che d'estate, cliccate  QUI    per la vista con neve e  QUI    per vedere una bella volpe 36s  Passato il lago pensavamo di scendere fino al Trebbia... invece ci tocca salire ancora , poi scendere, poi andare in piano...... alla fine si scende davvero fino a Montebruno (nella foto), bel paesello posto lungo il corso dell'alto fiume Trebbia.
37s  Il bel ponticello antico che attraversa il Trebbia a Montebruno.  Noi ora non lo attraversiamo e continuiamo a "scendere" lungo la SS45, però ricordo che lo avevamo attraversato nel settembre 2012 per prendere la lunga salita per Barbagelata, altro posto interessante... Cliccate   QUI   per quel bel giro tra Trebbia e Aveto in cui tra l'altro c'era anche Bore 38s  Il giovane Trebbia. 39s  Verso le 18e45 raggiungiamo il campeggio "le fontanelle" a Rovegno. Piazziamo la tenda, doccia e poi a cena nella taverna proprio di fianco al campeggio, cena notevole, vi segnalo il locale, cliccate   QUI 40s  Secondo giorno, altra bella giornata grigiastra.  Prima delle 8 siamo in sella e per cominciare ci aspettano quasi 20 chilometri di leggera discesa lungo il corso del Trebbia in direzione di Piacenza. 41s
42s  Passiamo Gorreto ed entriamo in Emilia Romagna, sulla nostra sinistra intanto compare una montagna con una palla bianca sulla vetta, è il monte Lesima e noi ci stiamo andando..... 43s  Tra Traschio e Ponte Organasco il Trebbia ha creato un profondo canyon, i meandri di Losso,  la strada tutta curve resta molto più alta. Nella foto la madonnina della Val Trebbia. Sullo sfondo invece la montagna "scuretta" più o meno nel mezzo della foto è il monte Alfeo, salito anche lui, cliccate     QUI 44s  Dopo 20 chilometri, in località Ponte Organasco,  lasciamo la strada lungo il Trebbia e svoltiamo verso il passo Brallo. Sul ponte lasciamo l'Emilia per entrare in Lombardia, siamo probabilmente nel punto più a sud della regione, nell'estremità dell'oltrepò pavese. 45s  La salita verso Brallo di Pregola è lunga circa 14 chilometri , per un dislivello di 570 metri.  Giornata un pò afosa ma almeno non c'è il sole a cuocerci, comunque più si sale e meglio si sta. In foto le case di Feligara, credo, mentre sono sicuro che il monte indicato è il Lesima, prossima tappa dopo il passo Brallo, altri 10 chilometri e .... altri 820 metri di dislivello!! 46s  Passo Brallo, un pò il solito posto di villeggiatura decadente pieno di appartamenti e case in vendita. Negozi di scianfrusaglie e sci.......lbergoni con quasi tutte le tapparelle chiuse . Da qui si può scendere verso Varzi oppure fare una bella strada che resta in quota e porta al più alto passo Penice, sopra Bobbio Penice (val Trebbia) fatta anche quella nel 2009, cliccate   QUI
47s  compriamo la pappa visto che sono già le 11 e più avanti non troveremo nulla per un bel pò..... 48s  e suuuu fino a circa 1400 metri di cima Colletta, sempre nel bosco. 49s  Al Santuario di Cima Colletta (1410m), alle 12 in punto , ci fermiamo per mangiare e fare una pausetta all'ombra. 50s  e poi ancora avanti per circa 4,5 chilometri con + 130 metri per arrivare ai 1480m del bivio con la strada chiusa al traffico che sale alla vetta del Lesima 51s  Dal bivio alla vetta sono 2 chilometri, ma quasi metà dei 240 metri di dislivello si fanno nel primo chilometro, insomma una bella rampa tipo muro di Sormano. Ho cercato nella rete e parlano di rampe al 20%.  Scavalcata la stanga spingiamo la bici per qualche decina di metri, ripartire sarebbe impossibile, poi il lampo di genio.... scarichiamo tutti i bagagli e li nascondiamo nel bosco, così proseguiamo scarichi fino in vetta..... dura comunque..... ma tutta un'altra cosa.
52s  si sale tra grandi prati fioriti con un panorama sempre più vasto..... certo non ci fosse questa foschia.... 53s  il peggio è passato! 54s 55s  ultima rampa spaccagambe!! 56s  ed eccoci in cima, a 1724 metri, alle spalle il grande radar dell'Enav che controlla buona parte del traffico aereo del nord Italia. In realtà io ci sono già stato ma a piedi, con Nives, partendo da Zerba, cliccate  QUI
57s 58s  dal Lesima in poi la giornata è in discesa, o quasi, 5 chilometri e mezzo e raggiungiamo il passo del Giovà (1366m), poi altri 2 chilometri per salire ai 1493 del valico di Capanne di Cosola.... 59s  l'albergo al valico di capanne di Cosola,  da qui partono diversi sentieri lungo i crinali che vanno giusti giusti verso i quattro punti cardinali. Una volta siamo arrivati qui a piedi scendendo dai monti Ebro e Chiappo, cliccate  QUI 60s  e ora la salita è davvero finita....  non ci restano che 24 chilometri per scendere di 1100 metri fino al punto di partenza del giro. 61s  Montaldo di Cosola
62s  ecco l'inconfondibile montagna sopra Rocchetta Ligure e il campanile che spunta tra gli alberi 63s  Ultimo scatto alle limpide ma scarse acque del torrente Borbera, anello chiuso.