![]() 1 Il campanile della chiesa di Bricherasio (400m , TO), questa foto l'ho scattata 1 minuto dopo essere partito per un giretto in bici di due giorni. Questa volta sono nel Pinerolese, a sud/ovest di Torino, Bricherasio è ai piedi delle colline ma è la porta d'ingresso per la val Pellice. Fa molto caldo, ma più che la temperatura... il problema è l'umidità alle stelle. |
![]() 2 Qui si vede a grandi linee dove è posizionato il percorso, in alto a destra Torino, in basso a sinistra il Monviso |
![]() 3 Qui le due tappe da più vicino, da Bricherasio lungo ciclabile verso Bagnolo dove iniziano le dure salite nei boschi verso Montoso e poi tra le cave della pietra di Luserna verso Rucas e oltre. Da Rorà inizia la discesa verso Villar Pellice e la tappa termina nel campeggio di Bobbio Pellice. Il secondo giorno da Bobbio inizia subito l'anello dei rifugi, Lowrie, Barant e infine Jervis, tornato a Bobbio torno dritto dritto a Bricherasio lungo la valle. I dati, tappa 1 lunga 50,5 km con 1690 metri di dislivello positivo, tappa 2, lunghezza 52,5 km con 1540 metri di D.P. |
![]() 4 La parte montuosa della tappa 1 da vicino, da segnalare il tratto in mezzo alle cave che inizia tra Montoso e Rucas, poi molto bello il tratto fino a Rorà. |
![]() 5 Tra Bricherasio e Bagnolo Piemonte ho pedalato lungo questa ciclabile "della pietra", così dritta che mi viene da pensare sia ricavata dal tracciato di qualche ex ferrovia, circondata da prati, campi e soprattutto frutteti (per lo più kiwi). |
![]() 6 appena partito attraverso il corso del torrente Pellice, li davanti a 6 o 7 chilometri ci sono le montagne, ma si intuiscono appena a causa dell'afa tremenda che avvolge tutto |
![]() 7 giunto alle porte di Bagnolo il mio percorso cambia direzione di 90 gradi, da sud passo a ovest e inizio a salire sempre più deciso verso i monti in direzione di Montoso. La strada è senza traffico, in parte asfaltata e in parte sterrata, all'inizio salgo tra villette e casali rurali , poi solo tra i boschi. |
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![]() 10 nei pressi della chiesetta della Madonna della Neve torno sull'asfalto... migliora il fondo stradale, ma non la pendenza |
![]() 11 alle 11 raggiungo i 1240 metri di Montoso, una brutta località turistica di seconde case anni 70, per lo più tutte chiuse. Qui faccio acquisti per il pranzo e poi riprendo a salire verso Rucas |
![]() 12 che bella vista |
![]() 13 invece di seguire la strada asfaltata tra Montoso e Rucas, seguo un percorso "alternativo" tra le cave di pietra di Luserna |
![]() 14 in questa valle del torrente Luserna, tra Montoso e Rorà, ci sono davvero tante cave, la media valle ne è davvero tappezzata |
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![]() 16 un piccolo alpe appena sotto Rucas |
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![]() 18 Montoso era un pò bruttino, ma Rucas con i suoi palazzoni è proprio fuoriluogo. Alle spalle ci sono anche degli impianti sciistici che immagino abbiano vita molto difficile da anni vista la quota. |
![]() 19 passo subito oltre, ancora su sterrate di servizio delle cave, proseguo verso Rorà |
![]() 20 da quando sono giunto a Rucas ha iniziato a tuonare, un borbottio continuo in lontananza, spero di non prendermi un bell'acquazzone.... |
![]() 21 dopo la cava "pret Basso" inizia la parte più bella di tutta la prima tappa, la zona del Pian Frollero a circa 1400 metri di quota e sotto la cima del monte Frioland (2720m), boschetti radi, mucche e capre al pascolo tra le fioriture |
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![]() 25 dopo il pian Frollero lascio la provincia di Cuneo e torno in quella di Torino, entro nel territorio del paesino di Rorà, che però non vedrò. Dalle larghe strade bianche passo a tratti di stradine scassate nel bosco o altri di tracce nei prati con l'erba alta come in foto |
![]() 26 dopo Punta Cornur (1440m) inizio a perdere quota, aggiro stando alto Rorà e mi affaccio sulla val Pellice, è tornato il sole caldo e sudo anche in discesa |
![]() 27 lungo la Via dei Pastori raggiungo Villar Pellice senza toccare asfalto |
![]() 28 Villar Pellice |
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![]() 30 Primo giorno in bici terminato, pochi chilometri e un pò di dislivello, ma con questo caldo sono già stati molto duri per me. Calpo base piazzato in un piccolo campeggio a poche centinaia di metri dal centro di Bobbio Pellice, dopo una tanto agognata doccia mi dirigo (a piedi) verso il paesino |
![]() 31 il Pellice a Bobbio e l'alta valle dove pedalerò domani |
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![]() 33 il comune di Bobbio Pellice |
![]() 34 il tempio Valdese, siamo nel cuore delle valli Valdesi |
![]() 35 La mattina del secondo giorno, sveglia alle 5 e sono in sella alle 5e20, voglio sfruttare il fresco mattutino, sia per avere una migliore visibilità in quota che per evitare i possibili temporali pomeridiani. Fortunatamente il campeggio mi ha dato la possibilità di lasciare la tenda montata, perciò salgo scarico a fare l'anello dei tre rifugi, tanto l'anello si richiude a Bobbio. Se il campeggio non mi avesse dato quella possibilità, avrei smontato tutto e nascosto le borse da qualche parte, di certo non me le sarei scarrozzate fino al Barant! |
![]() 36 Ecco la parte alta del secondo giorno, il cosidetto giro dei tre rifugi, si sale verso il rifugio Barbara sempre su strada asfalata ma molto molto ripida, poi iniza lo sterrato che durerà fino a Villanova, sotto il rifugio Jervis. Il punto più alto è al colle del Barant dove c'è l'omonimo rifugio ricavato da una ex casermetta militare, al mommento in ristrutturazione. Con il tratto di ritorno a Bricherasio sono in totale 52,5 chilometri, con circa 1630 metri di dislivello positivo |
![]() 37 verso la pianura mentre imbocco la comba dei Carbonieri |
![]() 38 inizia la salita verso il rifugio Barbara |
![]() 39 la valle verso il Barbara per metà strada è molto stretta e boscosa, percorsa dal torrente Ghicciard famoso per le sue grandi pozze, poi si allarga un pò con qualche pascolo. Il fondo è asfaltato ma le pendenze sono quasi sempre impegnative, delle belle rampe dritte al 20% che spaccano le gambe |
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![]() 41 le fioriture sono al massimo questo è l'unico tratto in piano verso il rifugio Barbara, da qui ormai mancano solo una ventina di minuti |
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![]() 43 verso le 7e40 sono al rifugio Barbara Lowrie. Sono già stato qui una volta a piedi, insieme ad Eli ci abbiamo dormito l'ultima notte del nostro giro intorno al Monviso, clicca QUI per quel bel giro |
![]() 44 la bella conca davanti al rifugio |
![]() 45 300 metri prima del rifugio la deviazione verso il rifugio Barant, qui inizia lo sterrato |
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![]() 48 dopo non molto si vede già la meta, ma la strada è lunga..... |
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![]() 50 ci sono estese fioriture di rododendri che tappezzano i fianchi della montagna |
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![]() 52 inizia la sequenza di tornanti finali, in un paio di momenti arrivano anche degli scrosci di pioggia |
![]() 53 mentre raggiungo il colle Barant alle mie spalle compare il Monviso, cliccate QUI per vedere la mia salita risalente al lontano 2006 |
![]() 54 eccolo qui il rifugio Barant (2369m) |
![]() 55 il colle di fianco al rifugio |
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![]() 58 e questa è la strada che mi aspetta verso il rifugio Jervis |
![]() 59 un'altima occhiata al Monviso prima di iniziare a scendere |
![]() 60 il giardino botanico alpino Bruno Peyronel, poco sotto il colle |
![]() 61 devo scendere fino laggiù nella grande conca del Prà |
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![]() 64 ci sono, laggiù guaderò il torrente Pellice |
![]() 65 il rifugio Jervis |
![]() 66 la bellissima conca del Prà, lassù in alto c'è il rifugio Granero, ci siamo passati durante il giro del Monviso, prima di attraversare il colle Manzol (2693m) e scendere al Barbara Lowrie |
![]() 67 ultimo dei tre rifugi del giro, non mi resta che scendere 1000 metri fino a Bobbio per recuperare tenda ecc |
![]() 68 sono le 11e30 e mentre scendo incrocio almeno duecento persone che salgono verso il rifugio con un caldo torrido |
![]() 69 la cascata del Pis |
![]() 70 in basso la borgata di Villanova, li riprende l'asfalto |
![]() 71 recuperati i bagagli, ecco la testata della val Pellice vista dai prati tra Bobbio e Villar, le frecce indicano la vallata risalita e quella discesa durante l'anello dei tre rifugi |
![]() 72 di nuovo nell'afa estrema dalle parti di Bricherasio, ecco dove finisce la pietra di Luserna |