San polo d'Enza - Berceto - passo Cisa - passo Sillara - 13 e 14 Giugno 2015
aereisentieri
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Ci risiamo, di nuovo appennino in bici, in un mese è la terza volta. Ormai fatichiamo non poco a trovare strade e passi che non abbiamo già percorso. Ma anche questa volta ce l'abbiamo fatta, quasi tutte strade nuove! Partenza da San Polo d'Enza (166m), subito salita fino a 450 per scavalcare e scendere nella valle del Parma a Langhirano (265m), si replica, salita fino a 850 e discesa nella valle del Baganza ai 400 metri di Calestano. Da qui salita dolce fino ai 800 metri di Berceto. Lasciamo i bagagli in campeggio e raggiungiamo in 9 chilometri il passo della Cisa (1039m). Ritorno in campeggio. Questo era il primo giorno (rosso), 84 chilometri, + 1850 e - 1151 metri di dislivello.
In giallo in secondo, Berceto passo Sillara (1200m), discesa a Marra, Bosco, Corniglio e al ponte di Migliarina (550m). Su verso Tizzano val Parma (814m), poi su e giù verso Neviano degli Arduini da cui scendiamo a S. Polo, 88 chilometri, +1420 e - 2100 metri di dislivello. Totale intero anello 172 chilometri e + 3270 metri.
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Strada bianca? No, è il greto del fiume Enza nei pressi di San Polo d'Enza. Siamo appena partiti e lo scavalchiamo in direzione di Traversetolo.
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Dimenticavo, oltre a me e Eli c'è Bore questa volta. Dopo Traversetolo ci infiliamo nella val Termine, davvero un posto carino, prati, boschi, caprioli e tante stalle. Qui si produce Parmigiano Reggiano a volontà! Si sale tranquilli per un pò ma poi la strada si impenna verso Mulazzano per scollinare verso Langhirano. Fa caldo e grazie all'umidità al 100% perdiamo subito 50 litri liquidi
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la bucolica val Termine, un posto davvero fuori mano
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Dopo la salita la discesa, nella foto ormai in prossimità di Langhirano, capitale del prosciutto.
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Il Parma non è messo molto meglio dell'Enza! Sulla sinistra si intravedono alcuni dei mille prosciuttifici della zona, sono tutti brutti casermoni pieni di taparelle chiuse.
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Facciamo la spesa a Langhirano e ricominciamo a salire verso il passo di Cozzano-Fragno.
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Avvistiamo una fontanella e ne approfittiamo per fare una specie di doccia rinfrescante.
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Al passo di Cozzano-Fragno (850m) entriamo nel territorio di Calestano. Approfittiamo di alcune tettoie con tavolini per turisti e ci facciamo i nostri squisiti panini.
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lungo la discesa passiamo per il piccolo borgo di Fragno.
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E questo sotto un cielo lattiginoso è Calestano (417m), qui iniziamo la salita di 34 chilometri verso il passo della Cisa. Non siamo sulla classica "Cisa" che sale da Fornovo, ma su una parallela molto meno trafficata che stà oltre la valle del Baganza.
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Ed eccolo qui il Baganza, la solita pietraia. A sinistra si vede la strada che corre parallela al fiume
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tra le case di Ravarano
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Questi sono parte dei "salti del diavolo", una lunga cresta rocciosa che scende verso il Baganza nella zona di Chiastre
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Il paesino di Tralariva e l'alta valle del Baganza. Il cielo diventa sempre più minaccioso e ogni tanto cade qualche goccia
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Verso le 17 arriviamo a Berceto (808m), cerchiamo il campeggio e montata la tenda ci infiliamo le borse. Ripartiamo subito alla volta del passo della Cisa (1039m), sono solo 9 chilometri e 200 metri di dislivello..... una passeggiata.
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La cartina non è daccordo con il cartello del passo, invece di 1039 qui segna 1041 metri di quota. Poco male. Se continuassimo scenderemmo a Pontremoli in Toscana, ci siamo già passati un paio di anni fa quando abbiamo percorso altri due passi qui vicini, il Cirone e il Bratello, cliccate QUI per vedere quel giro.
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Mattina del secondo giorno, ore 7e40, colazione.
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....carichiamo le bici....
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Scendiamo a visitare il bel paesino e a vedere il fomoso duomo di San Moderanno. Mi viene ora in mente che da Berceto sono passato anche un pò di anni fa percorrendo la vias Francigena da Varese a Roma, cliccate QUI per vedere quel gran bel giro.
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il retro del duomo
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Da Berceto andiamo in direzione sud/est, torniamo nella valle del Parma attraverso il passo del Sillara (1200m), poco noto e a volte chiuso per frane.
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Senza grandi pendenze procediamo abbastanza spediti e ....
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...prima delle 9e30 siamo già al passo. Ora giù verso Marra, Bosco e Corniglio
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Anche da Corniglio siamo già passati, durante un altro bellissimo giro in cui siamo entrati nel parco dell'appennino Tosco-Emiliano, abbiamo costeggiato i Lagoni e scavalcato i passi Lagastrello e Scalicchia, davvero un bel giro quello, cliccate QUI
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Dopo aver comprato l'occorrente per il pranzo a Corniglio, scendiamo verso Parma fino al bivio dove inizia la salita verso Tizzano Val Parma, noi prendiamo quella. Nella foto una vista della media valle del Parma
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verso Tizzano, il paesino di Caròbbio (700m).
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Spesso nei nostri giretti scegliamo delle strade che sonocosì poco trafficate da sembrare piste ciclabili, nei 12 chilometri tra il bivio e Tizzano saranno passate si e no 10 macchine. Per questo veniamo così spesso in appennino, sulle alpi sarebbe quasi impossibile trovare strade così.
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Tizzano val Parma, a poco più di 800 metri di quota sulle colline tra le valli del Parma e dell'Enza. Di qui siamo passati durante il nostro primo giro in appennino con la bici, nel lontano 2007!! Come ero giovane!! Cliccate QUI
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Dopo Tizzano ci toccanoun pò di su e giù, passiamo per Boschetto, Vezzano e Campora, poi puntiamo a Neviano degli Arduini. Tutte strade secondarie tra prati, boschi e fattorie, con tratti anche un pò ripidi!!
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Tuoni sempre più vicini, inizia anche a piovere con parecchio vento, ma noi non ci fermiamo e in 5 minuti smette. Il temporale ci ha solo sfiorato. Li troveremo poi belli forti mentre torneremo a casa in autostrada.
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con il cielo coperto e un pò di brezza la temperatura è scesa e si pedala molto meglio, ma una bella birra a Neviano fa comunque molto piacere.
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Dopo la birra a Neviano perdiamo 300 metri di quota in 3 chilometri e ci avviciniamo a Traversetolo, ormai manca poco
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Ultima foto a San polo d'Enza, si torna a casa.