49 Montaldo di Cosola (AL) - monti Ebro e Chiappo 01.11.15 x sito
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In viaggio verso l'appennino Emiliano-Ligure-Piemontese e anche un pò Lombardo. Era da tempo che volevamo tornare a fare un giretto dalle parti del monte Antola, per visitare qualcuna delle sue vallette laterali sconosciute e semi abbandonate. Questa è la volta dell'alta val Borbera, raggiungibile in auto percorrendo la A7 Milano - Genova, uscendo a "Vignole Borbera - Arquata Scrivia" per poi passare da Borghetto di Borbera, Cantalupo Ligure, Cabella Ligure e poi su fino a Montaldo di Cosola.
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La traccia, da Montaldo siamo saliti al monte Ebro, poi al Chiappo, giù a Capanne di Cosola e poi per la strada fino a Montaldo. Lunghezza del percorso 19,4 chilometri, dislivello positivo 1160 metri.
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Dall'auto, uno scatto verso il greto del Borbera, il campanile di Rocchetta Ligure e il particolare monte che la sovrasta
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Giunti a Montaldo ci accorgiamo che qui fa più freddo che sulle alpi! Tira una bella brezzolina gelida che non sentivamo da tempo, ci incamminiamo subito in cerca del sentierino che collega Montaldo con Piuzzo, per poi abbandonarlo in favore di quello che risale l'Ebro per il crinale sud/ovest.
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Aie di Cosola. Chiedendo ad alcuni cacciatori impegnati in una battuta al cinghiale ci infiliamo nel sentiero giusto, non segnalato da nessun cartellino.
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Per un pò va bene, poi il sentiero diviene sempre meno battuto, fino a scmparire tra boscaglia e foglie di faggio. Proseguiamo nella direzione che dovrebbe essere giusta, ad un certo punto sul crinale il sentiero dovrebbe esserci!
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e così è stato, sul crinale troviamo la traccia e cominciamo la salita
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come si poteva immaginare, più saliamo e più il vento si fa insopportabile
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dalla spalla sud/ovest passiamo alla dorsale, la percorriamo in direzione sud/est sempre più vicini al monte Ebro
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In vetta al monte Ebro (1700m), ci stiamo giusto un minuto perchè il vento è insopportabile! Però non c'è una nuvola....
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non siamo soli sulla montagna.....
sullo sfondo il monte Chiappo, seconda tappa di giornata
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le classiche faggete che si arrampicano sui fianchi dei monti fino a 1500/1700 metri.
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La statua di San Giuseppe sulla vetta del monte Chiappo, terza cima del gruppo dopo il monte Lesima e l'Ebro (un metro più alto), particolarità di questa cima è che si divide tra la provincia lombarda di Pavia, quella piemontese di Alessandria e quella emiliana di Piacenza. Di qui passa la via del sale lombarda che partendo da Pavia risale la valle Staffora, percorre il crinale tra le valli Boreca e Borbera , il monte Carmo, l'Antola per poi scendere a Torriglia e infine a Genova.
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sotto la cima, nel versante nord c'è questo piccolo rifugio che funge anche da arrivo dell'impianto di risalita proveniente da Pian del Poggio, in provincia di Pavia. A destra il monte Lesima con la sua palla bianca, un radar che controlla il traffico aereo della pianura padana
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verso est la val Boreca e a destra il monte Alfeo, più lontani i monti Maggiorasca e Aiona in alta val Trebbia
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Scendiamo, sempre sferzati dai " jet stream appenninici" verso il passo di capanne di Cosola, di qui siamo passati anche in bici durante un bellissimo giretto (e faticoso) tra la valle Scrivia e la val Trebbia, cliccate QUI
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da Capanne di Cosola a Montaldo di Cosola non ci sono sentieri segnalati, seguamo la strada asfaltata tagliando qualche tornante, tanto il traffico è quasi nullo
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i boschi incendiati dalla luce del tramonto
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il giretto ad anello si chiude di nuovo a Montaldo di Cosola
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