1  Ore 7, Alberto si sta incamminando nella valle del Forno, a brevissima distanza dal passo del Maloja (CH), direzione capanna del Forno prima e monte del Forno poi.  | 
					2  Il giro in rosso, per una piccola parte del percorso rientriamo in Italia  | 
					3  Ma perchè ultimamente trovo sempre queste immagini con la neve su Google?! Comunque.... qui il percorso un pò più dettagliato, la lunghezza dell'intero anello sfiora i 24 chilometri, mentre il dislivello positivo è di circa 1630 metri. Noi abbiamo percordo l'anello passando prima per la capanna del Forno e poi per il passo del Muretto, sconsiglierei di percorrerlo in senso inverso in quando più faticosa la salita della val Muretto rispetto alla discesa.  | 
					4  Siamo un pò di fretta vista la lunghezza del percorso, ma come si fa a non fermarsi a fare un paio di foto! Sullo sfondo la rocciosa vetta del piz Lagrev (3165m), su questo sito potete trovarne la salita con le ciaspole alla vetta "scialpinistica", cliccate  QUI   | 
					5  Dopo una mezzoretta di semplice camminata su strada sterrata si raggiunge il lago Cavloc, alle nostre spalle altre cime conosciute: il Lunghin  , il  Grevasalvas  e l'Emmat Dadaint    | 
					
6  Subito dopo il lago c'è l'alpe Cavloc, sopra spuntano i pizzi dei Rossi, 3000 metri circa. Il monte del Forno, la nostra destinazione, rimane proprio dietro i pizzi dei Rossi  | 
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					8  Eccoci a pian Canin (1976m), ora ci infiliamo nella valle del Forno, poi dopo aver salito la cima scenderemo dalla val Muretto  | 
					9  La salita è decisamente dolce, più che altro ci si addentra nella vallata brulla fin quasi alla vedretta, prima di salire decisi verso la capanna  | 
					10  Questa foto l'ho scattata dal ponte che attraversa il neonato torrente Orlegna, laggiù la lingua del ghiacciaio del Forno e sopra la bella testata che separa questa vallata svizzera dall'italiana val Masino.  | 
					
11  Il fronte della vedretta  | 
					12  Il sentiero risale le morene e i ripidi fianchi delle montagne percorrendo una lunga U, percui la pendenza è quasi sempre modesta. Sono già salito qualche anno fà alla capanna, con Eli ....circa a metà giugno, allora la passerella in legno che attraversa il torrente non era ancora stata posizionata, si risaliva la morena fino a dove il ghiacciaio spiana e lo si attraversava proprio in direzione della capanna. Invece del sentiero percorso oggi si risaliva un sentierino attrezzato molto divertente,  per vedere quella salita cliccate   QUI  | 
					13  ecco la capanna, quasi non si vede tanto si mimetizza bene! Dalla balconata si gode proprio un bel panorama  | 
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					15  Questa estate caldissima darà una nuova mazzata a questi ghiacciai  già agonizzanti. In questa immagine parte del il regno del granito, da sinistra si inizia con i pizzi del Torrone, 3300 metri circa, tra cui svetta l'Ago del Torrone, poi più a destra punta Rasica e cima di Castello. Al di la della muraglia ci sono le varie vallette laterali della val di Mello, per vedere l'Ago dall'altro versante cliccate  QUI   | 
					
16  Di fianco alla capanna una cartina che con la consueta precisione svizzera descrive i sentieri nei dintorni. A parte gli scherzi, serve davvero per farsi un'idea, per esempio noi ora saliamo dalla capanna alla sella del Forno su sentiero bollato bianco e rosso, successivamente seguendo bolli bianco azzurri raggiungeremo il monte del Forno. Infine torneremo verso la sella e svolteremo prima verso il passo del Muretto.  | 
					17  Dopo una pausa con merendina ripartiamo verso la sella del Forno. La cime in alto a destra dovrebbero essere piz Casnil, piz Bacun e cima dal Largh, tutte all'incirca di 3200 metri, dietro di loro c'è la val d'Albigna, raggiungibile con un sentiero impegnativo (bollato bianco/blu) attraverso il passo di Casnil (2940m)  | 
					18  verso la sella, pietre, pietre e altre pietre.... Dalla sella inizieremo a salire davvero verso il monte del Forno  | 
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21  Alberto impegnato nella scomoda pietraia. In alto a destra spunta tra le nuvole il versante nord delmonte Disgrazia  , quello si può ammirare bene dal rifugio  Del Grande - Camerini   | 
					22  Finalmente posso farvi vedere la vetta del monte del Forno (3213m) e quel che ci manca per raggiungerla. Ho segnato in azzurro la parte di "ferrata". Qui come potete vedere non siamo più nel liscio e "sano" granito.  | 
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					24  Quando il sentiero si è fatto più impegnativo ho messo la macchina fotografica nello zaino per ritirarla fuori appena terminato il tratto attrezzato, Alberto in azione  | 
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26  la semplice parte finale, ormai ci siamo!  | 
					27  ultimi metri  | 
					28  Autoscatto in cima al monte del Forno (3213 metri), al confine tra Iitalia e Svizzera  | 
					29  Una bella panoramica dalla vetta verso sud/ovest. Quasi in mezzo il Cengalo  , pochi giorni prima della grande frana QUI   ripresa da qualcuno che stava salendo il Badile. C'è.....c'era un bel sentiero che passava sotto Badile e Cengalo, chiamato "il Viale", collegava i rifugi Sciora e Sasc Forà, l'ho percorso nel lontano 2008, clicca QUI    | 
					30  verso nord/est, 650 metri più in basso c'è il passo del Muretto, dopo passeremo di li  | 
					
31  dalla cima verso nord  | 
					32  Il versante nord del Disgrazia, a destra della cima la sella di Pioda, da dove passa la via di salita Normale    | 
					33  Scendiamo, che la strada è ancora lunga....  lassù Alberto in discesa nel tratto più delicato della "ferratina"  | 
					34  Di nuovo Alberto, guardate che agilità!  | 
					35  Si scende di nuovo fino a questo punto dove una grande scritta azzurra indica "monte del Forno", qui riprendiamo il sentiero bollato bianco/rosso che traversa al passo del Muretto, fino a cui resteremo in Italia  | 
					
36  occhio ai bolli che qui di sentiero non ce nè!  | 
					37  laggiù c'è Chiareggio, Valmalenco, da li parte il bel sentiero che sale al passo del Muretto, valico molto utilizzato già nell'antichità  | 
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					39  Ultimi metri prima di giungere al passo del Muretto e rientrare in Svizzera  | 
					40  ora si va giù di qui verso il pian Canin e il lago Cavloc, ma ce ne vuole ancora!!  | 
					
41  primo pianone  | 
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					43  scatto dal ponticello che attraversa il torrente al pian Canin  | 
					44  l'alpe Cavloc  | 
					45  Alle ore 18, dopo 11 ore dalla partenza siamo al lago Cavloc  | 
					
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					47  Ultimo scatto, due minuti prima della macchina. Alla fine ci abbiamo messo 12 ore dall'auto all'auto, ma ne è valsa la pena!  |