![]() 1 Era dal 17 febbraio 2024 che Damiano non veniva in bici con me. Si lamenta sempre, o il giro che gli propongo è troppo lungo, o c'è troppo asfalto, o troppa salita, troppo poca salita.... veramente noioso. Sono rimasto sorpreso quando mi ha detto che sarebbe venuto, ho subito temuto venisse a nevicare. Forse gli piace particolarmente la zona, perchè anche l'altra volta, nel febbraio 2024 , eravamo molto vicini al giro di quest'oggi. Intanto gli faccio un pò di pubblicità occulta mentre siamo pronti a partire dal parcheggio di Ballabio, Valsassina (LC) |
![]() 2 il giretto è quello in giallo, a cavallo tra la Valsassina e la val Taleggio |
![]() 3 Ecco il giro da vicino con la sua strana forma, due anelli collegati da un tratto comune a metà. Lunghezza del percorso 61,5 km con 2150 metri di dislivello positivo. Da Ballabio saliamo lungo la bella strada asfaltata che conduce a Morterone ma prima di giungervi, alla forcella di Olino prendiamo la strada sterrata che collega al culmine di San Pietro, Dal Culmine scendiamo brevemente su asfalto verso la Valsassina (1,3 km) e svoltiamo per la forestale che conduce ai piani di Artavaggio. Ai piani inizia il secondo anello, prima su sentiero in quota raggiuungiamo il rifugio Gherardi, poi scendiamo verso Pizzino e risaliamo di nuovo ai piani di Artavaggio lungo un'altra forestale. Per concludere torniamo al Culmine e da li scendiamo verso Maggio e poi Balisio. |
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![]() 5 vista su Lecco, ore 7 e 06 |
![]() 6 Qui Damiano dopo aver quasi investito un paio di Camosci lungo la strada, posa con il cartello che indica la forestale verso il culmine di San Pietro, circa 5 chilometri di sterrato mai troppo complicato, io l'ho fatto anche in gravel. |
![]() 7 appena imbocchiamo la sterrata in località Foppo ammiriamo un bel gruppo di camosci che pascola tranquillo sui pascoli sopra le baite, in questa foto invece non ci sono camosci |
![]() 8 lnel centro le montagne che dividono i piano di Bobbio da quelli di Artavaggio, la vetta più alta è lo Zucco Barbesino con 2152 metri . In basso si intravede l'abitato di Moggio tra i boschi |
![]() 9 qui alla bocchetta di Ferrera (1259m) ormai al Culmine. Sullo sfondo la dorsale della Costa del Palio, percorsa in bici proprio con Damiano nel febbraio dello scorso anno |
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![]() 11 le Grigne viste dal Culmine di San Pietro. Noto solo orac he non ho fatto nemmeno una foto al Culmine, sarà per la prossima volta... |
![]() 12 qui siamo tornati al sole, dopo un lungo tratto nel bosco in ombra e in salita, siamo lungo la strada per i piani di Artavaggio |
![]() 13 in mezzo la cima del Sodadura, sempre salito con la neve... clicca QUI |
![]() 14 l'albergo sciatori, simbolo dei piani di Artavaggio ...e chiuso |
![]() 15 appena oltre l'albergo Sciatori inizia il sentiero verso il Gherardi, tutto a mezzacosta sotto i pendii del Sodadura, si sono salite e discese, anche ripide, ma mai molto lunghe, per il fondo pensavo peggio, in alcuni tratti sono sceso, ma l'ho fatto in sella quasi tutto |
![]() 16 Damiano con la trattorE-bike non si ferma davanti a niente... |
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![]() 18 sullo sfondo il Resegone, in mezzo alla foto invece è bene evidente nei prati la strada da cui risaliremo ai Piani dopo essere scesi fino quasi a Pizzino |
![]() 19 in località Piani di Alben, a breve distanza dal Gherardi |
![]() 20 Gherardi raggiunto verso le 11e30, è ora di un panino. Qui ero già stato a piedi, con uno zaino pieno di Nives, aveva 9 mesi, clicca QUI |
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![]() 22 la sullo sfondo il passo Baciamorti, ci sono passato con l'amico Francesco durante un bel giretto sul Cancervo nel gennaio del 2015, clicca QUI |
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![]() 24 dopo una ripida discesa su strada cementata e asfalto fin quasi a Pizzino, riprendiamo a risalire, con fatica, verso i piani di Artavaggio, sappiamo almeno che dovrebbe essere l'ultima fatica di giornata |
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![]() 26 salitona terminata, ora giù a razzo verso il Culmine che poi più tardi ho un impegno! |
![]() 27 e dal Culmine giù per una strada che non avevo mai fatto, verso Maggio |
![]() 28 Maggio. Ormai manca solo qualche km di strada asfaltata. Terminato il giro verso le 16, corro a casa a farmi una doccia e poi via verso l'alpe del Vicerè, devo salire al rifugio Riella e raggiungere Eli e Nives che sono partite nel primo pomeriggio |
![]() 29 ed eccolo il Riella al Tramonto |
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