Anello in bici tra Ballabio e il rifugio Gheradi (LC-BG) 6 Settembre 2025

01s  Era dal 17 febbraio 2024 che Damiano non veniva in bici con me. Si lamenta sempre, o il giro che gli propongo è troppo lungo, o c'è troppo asfalto, o troppa salita, troppo poca salita.... veramente noioso. Sono rimasto sorpreso quando mi ha detto che sarebbe venuto, ho subito temuto venisse a nevicare. Forse gli piace particolarmente la zona, perchè anche l'altra volta, nel  febbraio 2024   , eravamo molto vicini al giro di quest'oggi. Intanto gli faccio un pò di pubblicità occulta mentre siamo pronti a partire dal parcheggio di Ballabio, Valsassina (LC) 02s  il giretto è quello in giallo, a cavallo tra la Valsassina e la val Taleggio 03s  Ecco il giro da vicino con la sua strana forma, due anelli collegati da un tratto comune a metà. Lunghezza del percorso 61,5 km con 2150 metri di dislivello positivo. Da Ballabio saliamo lungo la bella strada asfaltata che conduce a Morterone ma prima di giungervi, alla forcella di Olino prendiamo la strada sterrata che collega al culmine di San Pietro, Dal Culmine scendiamo brevemente su asfalto verso la Valsassina (1,3 km) e svoltiamo per la forestale che conduce ai piani di Artavaggio. Ai piani inizia il secondo anello, prima su sentiero in quota raggiuungiamo il rifugio Gherardi, poi scendiamo verso Pizzino e risaliamo di nuovo ai piani di Artavaggio lungo un'altra forestale. Per concludere torniamo al Culmine e da li scendiamo verso Maggio e poi Balisio. 04s  lungo la bella strada per Morterone che risale gli impervi fianchi del monte Due Mani, percorsi anche da una nota ferrata, io l'ho salita nel 2007, clicca  QUI   , ma è bello salire al Due Mani anche per il sentiero, clicca   QUI  , 7 anni più tardi 05s  vista su Lecco, ore 7 e 06
07s  Qui Damiano dopo aver quasi investito un paio di Camosci lungo la strada,  posa con il cartello che indica la forestale verso il culmine di San Pietro, circa 5 chilometri di sterrato mai troppo complicato, io l'ho fatto anche in gravel. 08s  appena imbocchiamo la sterrata in località Foppo ammiriamo un bel gruppo di camosci che pascola tranquillo sui pascoli sopra le baite, in questa foto invece non ci sono camosci 09s  lnel centro le montagne che dividono i piano di Bobbio  da quelli di Artavaggio, la vetta più alta è lo Zucco Barbesino con 2152 metri . In basso si intravede l'abitato di Moggio tra i boschi 10s  qui alla bocchetta di Ferrera (1259m) ormai al Culmine. Sullo sfondo la dorsale della Costa del Palio, percorsa in bici proprio con Damiano nel febbraio dello scorso anno 11s
12s  le Grigne viste dal Culmine di San Pietro. Noto solo orac he non ho fatto nemmeno una foto al Culmine, sarà per la prossima volta... 13s  qui siamo tornati al sole, dopo un lungo tratto nel bosco  in ombra e in salita, siamo lungo la strada per i piani di Artavaggio 14s  in mezzo la cima del Sodadura, sempre salito con la neve... clicca  QUI 15s  l'albergo sciatori, simbolo dei piani di Artavaggio ...e chiuso 16s  appena oltre l'albergo Sciatori inizia il sentiero verso il Gherardi, tutto a mezzacosta sotto i pendii del Sodadura, si sono salite e discese, anche ripide, ma mai molto lunghe, per il fondo pensavo peggio, in alcuni tratti sono sceso, ma l'ho fatto in sella quasi tutto
17s  Damiano con la trattorE-bike non si ferma davanti a niente... 18s 19s  sullo sfondo il Resegone, in mezzo alla foto invece è bene evidente nei prati la strada da cui risaliremo ai Piani dopo essere scesi fino quasi a Pizzino 20s  in località Piani di Alben, a breve distanza dal Gherardi 21s  Gherardi raggiunto verso le 11e30,  è ora di un panino. Qui ero già stato a piedi, con uno zaino pieno di Nives, aveva 9 mesi, clicca   QUI
22s 23s  la sullo sfondo il passo Baciamorti, ci sono passato con l'amico Francesco durante un bel giretto sul Cancervo nel gennaio del 2015, clicca   QUI 24s 25s  dopo una ripida discesa su strada cementata e asfalto fin quasi a Pizzino, riprendiamo  a risalire, con fatica, verso i piani di Artavaggio, sappiamo almeno che dovrebbe essere l'ultima fatica di giornata 26s
27s  salitona terminata, ora giù a razzo verso il Culmine che poi più tardi ho un impegno! 28s  e dal Culmine giù per una strada che non avevo mai fatto, verso Maggio 29s  Maggio. Ormai manca solo qualche km di strada asfaltata. Terminato il giro verso le 16, corro a casa a farmi una doccia e poi via verso l'alpe del Vicerè, devo salire al rifugio Riella e raggiungere Eli e Nives che sono partite nel primo pomeriggio 30s  ed eccolo il Riella al Tramonto 31s
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