Anello in bici tra Verona e la Lessinia (VR) 5 Maggio 2024
1 Sono almeno due anni che sono venuto a conoscenza di questa zona, ma o per il meteo, o per aver preferito altri giri più in quota, ho sempre rimandato la conoscenza della Lessinia. Non è certo una zona sconosciuta, ma in realtà tanti miei conoscenti non ne hanno mai sentito parlare, sono un pò le prealpi veronesi, si va dai vigneti appena sopra Verona fino ai grandi pascoli a circa 1600 metri che ricordano i monti Sibillini, ed è un parco giochi infinito in bici! Con l'amico Andrea lasciamo la macchina a Quinto, frazione di Verona all'inizio della val Pantena.... e iniziamo a pedalare, nella foto villa Arvedi, tra Marzana e Grezzana
2 un'immagine per inquadrare un pò dove sta la Lessinia
3 L'anello, lunghezza 95,5 chilometri con 2280 metri di dislivello positivo
4 la prima parte della val Pantena, tra Grezzana e Bellori non è un granchè, tutto un susseguirsi di capannoni, grandi carri ponte, distese di blocchi di marmo, questa infatti credo che sia l'attività principale della valle, estrazione e lavorazione del marmo. Nella foto la strada all'uscita di Bellori, qui la situazione cambia.... inizia la salita e ci si infila in una sorta di canyon
5 passato il paesino di Corso lasciamo la strada principale per Erbezzo e ne seguiamo una secondaria senza traffico verso Portello (780m, nella foto), qui abbandoniamo l'asfalto e con degli strappi un pò duri raggiungiamo e poi percorriamo la dorsale che punta verso Erbezzo
6 sulla dorsale verso Erbezzo
7 panorama verso il sottostante vajo (qui chiamano così le vallate) dell'Anguilla
8 ormai in prossimità di Erbezzo
9 nel tranquillo centro di Erbezzo
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11 passato Erbezzo abbandoniamo nuovamente la strada principale, che porta al passo Fittanze, seguiamo una bellissima strada tra prati e boschi, in salita chiaramente, che conduce verso la bocchetta della Vallina (1487m) e numerosi rifugi / malghe della zona
12 la nostra prima meta, il rifugio Castelberto
13 la parte alta del percorso, tra Malga Lessinia e malga San Giorgio, e oltre, è tutta sterrata ed è la parte che viene chiamata Translessinia, più di 20 chilometri. Noi ci fermiamo a mangiare al rifugio Castelberto, poi riprendiamo verso il monte Tomba
14 i tipici tetti della Lessinia, lastre di pietra, altro che le tegole che si rompono con le grandinate....
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18 bivio del Pidocchi (1565m), qui lasciamo l'asfalto che scende verso passo Fittanze, inizia la stada bianca
19 malga Lessinia (1616m)
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21 sullo sfondo il rifugio Castelberto 1765m
22 il rifugio Castelberto
23 che bel ritratto....
24 a sinistra la zona del monte Carega (2259m)
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28 sullo sfondo l'antenna sul monte Tomba
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30 in primo piano il rifugio Podestaria (1655m), sullo sfondo il monte Tomba (1766m) dove ci sono due rifugi, il monte Tomba e il Primaneve
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32 in mezzo il rifugio Primaneve e a destra il Monte Tomba
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38 sembra il primo insediamento sulla luna.... malga San Giorgio, ci voleva proprio un'altra bella raffica di palazzine quassù, daltronde c'è un piccolo impianto di risalita, chissà che sciate quassù a circa 1500 metri, e chissà per quanto ancora!! Sullo sfondo il monte Tomba
39 proseguiamo verso Malga Malera e il monte Grolla in salita, poi si scende verso malga Parparo dove ritroviamo l'asfalto
40 laggiù il paesino di Giazza, frazione di Selva di Progno, in cima alla val D'Illasi, un giorno o l'altro passerò anche laggiù in direzione a dei bei rifugi in quota
41 di nuovo asfalto verso il rifugio Lausen
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45 bellissimi questi muretti in marmo rosa
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49 il bel rifugio Lausen
50 panorama dal rifugio Lausen, le bellissime montagnette e colline a nord di Velo Veronese
51 Velo Veronese
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54 ancora salite mentre torniamo verso la macchina, sullo sfondo a sinistra la lunga cresta con numerose cime del monte Baldo, che separa il lago di Garda dalla valle dell'Adige, più a destra gli altipiani della Lessinia da cui siamo scesi