Anello in bici Brescia - giogo del Maniva - colle San Fermo (BS) 3 e 4 Febbraio 2024
1 Secondo giretto dell'anno e.... straordinariamente, secondo giretto da due giorni! Nelle due settimane tra il viaggio a Genova e questo, la temperatura si è alzata di venti gradi, ora sembra di pedalare a metà aprile. Viste le temperature, oso salire in "quota" e dislivelli che non sarebbero per questa stagione, torno in una zona che conosco poco è che devo sicuramente esplorare ancora, le alpi/prealpi tra i laghi d'Iseo e Garda, questa volta in particolare percorro per la prima volta la val Trompia. Inizio del giro la periferia nord di Brescia, niente foto nella prima parte, quartieri anonimi, centri commerciali e grandi negozi come da ogni parte, il primo scatto lo faccio quando, dopo Nave, mi infilo nella val Garza salendo verso il primo colletto di giornata, quello di Sant'Eusebio
2 Il giro completo, lunghezza totale 175 chilometri, dislivello positivo totale 3390 m
3 primo giorno, da Concesio a San Colombano, lunghezza 81,5 km con 2080 metri di dislivello positivo. Da Brescia nord sisalgo la val Garza fino al colle di S.Eusebio, da cui in pochi chilometri potrei scendere a Salò, invece punto a nord verso Barghe dove raggiungo il fiume Chiese e inizio a risalirlo fino al lago d'Idro, al termine del lago parte la salita verso Bagolino prima e il Maniva poi, dura e quasi tutta in ombra, ultimo chilometro spingendo nella neve sulle piste da sci, poi giù fino a San Colombano dove ho pernottato in un piccolo alberghetto.
4 dopo una prima parte freddina nella stretta valle del Garza, la strada si allarga e si scalda al sole negli ultimi chilometri verso il colle S.Eusebio
5 il colle S.Eusebio, giusto un bivio, da una parte Odolo e Barghe, dall'altra si scende verso Gavardo e Salò
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7 Preseglie
8 laggiù Barghe, nella valle del Chiese
9 la chiesetta di San Gottardo, appena fuori Barghe dove la valle si stringe in uno stretto canyon
10 poco dopo Barghe si può percorrere una ciclabile sterrata vicino al fiume, il tratto terminale a Vestone è sospesa su una passerella aggrappata alla parete rocciosa
11 Vestone, Lavenone e poi c'è il lago d'Idro. Qui sono già stato in bici un paio di anni fa per fare un giro bellissimo che collega i passi Baremone, Maniva e Crocedomini, cliccate QUI , oggi invece passerò solo dal Maniva ma salendo da una strada diversa
12 Anfo, in riva al lago
13 appena dopo Anfo c'è la Rocca di Anfo, una struttura militare che va dalla riva del lago....
14 fin sulla montagna, una specie di forte di Fenestrelle lombardo. Il SITO dice che è la struttura napoleonica più grande d'Italia
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16 al termine del lago lascio la statale per Madonna di Campiglio e svolto verso Bagolino e il Maniva, sul cartello non è scritta la distanza ma il gps ha rilevato, da questa svolta , 22 chilometri con 1300 metri di dislivello positivo
17 giornate belle ma con una grande foschia
18 verso Bagolino
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20 Bagolino, caratteristico paesino famoso per la produzione del formaggio bagoss
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23 ecco, qui inizia la salita finale, poco dopo Bagolino. Come scritto, la strada è chiusa al traffico dal chilometro 8, perchè l'ultimo tratto non viene pulito dalla neve e anzi... c'è proprio una pista da sci che ci passa sopra. Io in realtà l'ho scoperto il quasi casualmente il giorno prima di partire... ma con qualche telefonata mi sono accertato che sarei riuscito a salire comunque con la bici... altrimenti avrei dovuto modificare completamente il mio giro.
24 Bagolino
25 nuove colture di montagna
26 mi sono fatto tutta la salita nel versante in ombra, fosse stato un normale inizio di gennaio sarei gelato, oggi c'erano 10 gradi. Dimenticavo.... a Bagolino con il sole.... 19 La salita comunque non è banalissima, 11 chilometri per 930 metri di dislivello con una media dell'8,6 % e massima prossima al 12%
27 ecco, da qui la strada è coperta di neve (poco e molle). C'è parecchia gente che parcheggia e sale a piedi, sono diretti verso il passo dove stasera ci sarà un ciaspolata di gruppo, mi accodo e inizio a spingere la bici
28 lassù il passo
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30 verso est i monti tra il lago Idro, la Valvestino e il Garda, anche li ci devo fare un gran bel giro.... poi sullo sfondo la lunga serie di cimette innevate del monte Baldo che borda la sponda est del lago di Garda, dietro di lui la valle dell'Adige che sale verso Trento e Bolzano, scavalcata anche quella c'è la Lessinia a nord di Verona.... quest'anno non me la faccio scappare....
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33 ecco qui il passo del Maniva, 1664 metri, a sinistra il monte Dosso Alto, 2064m
34 e ora scendo in val Trompia
35 anche qui il bostrico sta facendo terra bruciata....
36 lassù, dove termina la fascia del bosco si vede la strada sterrata che collega il Maniva con il passo Baremone, un tratto bellissimo, clicca QUI
37 la mia discesa si ferma a quota 950 metri nel paesino di San Colombano, qui c'è una stanzettina calda che mi aspetta in uno dei numerosi alberghetti della località.
38 e qui la seconda tappa, tra S.Colombano, il colle di San Zeno e la sponda est del lago fino a Iseo, infine tra i vigneti della Franciacorta torno al punto di partenza. Lunghezza cica 95 chilometri con un dislivello positivo di 1300m
39 dopo un'abbondante colazione riprendo a pedalare, in discesa o quasi fino a Lavone, infatti per ben 14 km perderò quota. Ma poco dopo Collio, nella stretta valle del Mella incontro una delle diverse miniere un tempo attive e ora abbandonate. Mi fermo a scattare qualche foto, sembra di stare sul set di un triller girato in qualche stato del nord america
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42 la discesa prosegue e qualche chilometro dopo Bovegno (nella foto) a Lavone inizio a salire, non vedevo l'ora visto che mi stavo un pò congelando
43 tra la salita e il sole che è tornato a splendere, rimarrei in maglietta....
44 nella prima parte della salita attraverso Pezzane, poi più niente fino al colle di San Zeno dove c'è il rifugio Piardi (già visibile da qui, l'ho cerchiato nella foto)
45 salita bellissima, traffico non pervenuto. Lassù il monte Guglielmo (o Golem), la cima principale è dove si vede la cappelletta, ci sono stato nel giugno del 2018 con Nives di neanche un anno nella zaino, clicca QUI
46 la piccola borgata di Avano
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50 dopo 14 km e 910 metri di dislivello raggiungo il rifugio Piardi e il colle di San Zeno.
51 oltre il passo, la val Palot che scende fino a Pisogne in cima al lago d'Iseo, oltre i monti delle orobie Bergamasche, a destra ben riconoscinile la rocciosa Presolana
52 il Baldo sullo sfondo
53 verso nord/est la zona scavalcata ieri
54 dopo un bel panino e una fetta di torta al rifugio, giù nella val Palot
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56 la chiesetta della Madonna delle Longhe, tra le borgate di Fraine e Sonvico
57 c'è un pò di foschia/smog nel fondovalle
58 in basso Pisogne, il fiume che si getta nel lago non è l'Oglio... che è un pò più a destra, si tratta di un canale industriale della Italsider. Da Pisogne sono partito per un bel giro ad anello tra la val di Scalve e il passo del Vivione, bel posto anche quello, clicca QUI
59 Giunto in riva al lago procedo verso sud passando per Toline, qui si imbocca la bella ciclabile che sfrutta la vecchia strada del lago (ora la nuova corre per un lungo tratto in galleria), l'ho già percorsa parecchi anni fa con Bore durante un periplo del lago d'Iseo, clicca QUI
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61 lungo la bella ciclabile Toline - Vello. Qui però capita il contrattempo.... ad un certo punto trovo una cancellata, chiedo a delle persone e mi dicono che la ciclabile è chiusa perchè nel settembre scorso un camion nella strada in alto, per evitare una macchina è uscito di strada, precipitato prima sulla sottostante ferrovia, poi sulla ciclabile. Autista morto, la ferrovia è ancora chiusa per lavori e la ciclabile pure. Mi tocca tornare indietro fino a Pisogne, la strada con il lungo tratto di galleria è vietata alle bici, perciò devo aspettare il bus sostitutivo del treno che mi porta a Marone, oltre la ciclabile chiusa. (e per fortuna che mi ha caricato la bici nel bagagliaio)
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64 Pisogne
65 A Marone torno in sella alle 16e10, per tornare alla macchina mi mancano circa 36 chilometri..... mi toccherà correre un pò. Questa nella foto è la piccola isola di Loreto
66 a destra spunto il campanile del paesino di Peschiera Maraglio, su Monteisola
67 termina il lago, poi costeggio le Torbiere del Sebino (viste lo scorso autunno, clicca QUI ) e poi è una corsa contro il tempo su e giù tra le colline della Franciacorta
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69 questa foto l'ho scattata mentre arrancavo sull'ultima salita del giro, una strappetto di poco meno di un chilometro ma con pendenza tra il 10 e il 15% che raggiunge il passo della Forcella (310m), tra Gussago e Concesio. Alla fine raggiungo l'auto poco dopo le 18, fanali accesi, lungo la ciclabile sterrata del fiume Mella