Agneda - rif. Mambretti - quasi pizzo Redorta (3038m) 27 e 28 Luglio 2012
aereisentieri
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Era da un pò che mi andava di tornare a salire il pizzo Redorta, uno dei tre 3000 delle orobie, precisamente il secondo a "parimerito" con i suoi 3038 metri, gli altri sono il Coca (3052m) e la punta di Scais (3038m). Sono già salito in cima nel lontano 2006 in compagnia di Ricky, Bore e Alessandro
qui le foto . Per raggiungere il punto di partenza dalla Valtellina (si può salire chiaramente anche dal lato Bergamasco) bisogna svoltare per Piateda al termine della tangenziale di Sondrio, poi seguire per Piateda Alta, Agneda e parcheggiare dove c'è il divieto di transito poco prima della diga del lago di Scais.
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Dal parcheggio si risale la strada di servizio (piuttosto ripida) che porta ai piedi della diga, poi si abbandona e ad un ponticello si prende un sentiero nel bosco con l'indicazione "rifugio Mambretti". Si arriva così alla diga, noi abbiamo intenzione di fermarci a dormire al rifugio Mambretti che è incustodito, perciò dobbiamo chiedere le chiavi al custode della diga.
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Ecco il bel lago di Scais (1450 m circa), dal lago di dipartono due vallate, noi prendiamo quella di sinistra verso il Mambretti e la vedretta di Scais, a destra invece c'è la valle di Vedello.
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Terminato il lago si sale passando per le case di Scais
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Si passa per le baite Caronno e inizia la salita vera verso il rifugio, fa un caldo tremendo nonostante siano già le 18, io mi sciolgo come un ghiacciolo al sole.
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Che bella la capanna Mambretti (2004m), con il suo tetto rosso, proprio un bel posticino. Sullo sfondo ci sono diverse vette, cima di Caronno, punta Scais, Brunone, ma il Redorta non si vede, rimane più interno, nascosto da altre cime.
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Una foto dell'inteno, nel sottotetto c'è la camerata.
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Ci facciamo una foto fuori dalla capanna
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Dopo cena una fetta di ottima crostata industriale con una tazza di the. Poi a nanna
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Giorno 2. Il cielo non è proprio sereno, ma forse si aprirà....
Iniziamo a entrare nella valletta che conduce alla vedretta di Scais
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Dopo un primo traverso in piano, si svolta di 45 gradi a destra e .....sorpresa, una immensa pietraia. L'altra volta era l'inizio di giugno e forse c'era ancora un pò di neve....ma quasi quasi ci eravamo legati nel punto in cui ho fatto questa foto....
Continuiamo con la brutta salita tra le pietre.
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a 2700 metri inizia qualche nevaio
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Intanto il tempo volge al peggio, si è coperto e comincia a cadere qualche goccia...
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Arriviamo ad una fascia rocciosa piuttosto liscia, sopra non si vede più nulla per la nebbia e le nuvole, pioviggina, ci facciamo una foto e torniamo sui nostri passi. Effettivamente non davano bel tempo per oggi, ma confidavamo in un ritardo della perturbazione...
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Nella pietraia, piove e non si vede nulla.
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chiaramente, quando noi arriviamo alla capanna Mambretti torna il sole sulle cime, ma ormai è andata. Cima fallita.....ogni tanto capita ed è giusto così. Magari tra un pò torneremo per riprovarci, forse dal versante bergamasco.
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