Quello odierno è il primo di quattro giretti nel parco dello Stelvio, oggi "esploriamo" la val Rezzalo. Per raggiungere questa valle bisogna abbandonare la ss38 poco dopo Sondalo, seguite le indicazioni per "Le Prese", appena uscite trovate già un cartello che indica "val Rezzalo". Inizia la salita in macchina di qualche chilometro, da Le Prese si passa per Frontale e Fumero (1470m). Noi abbiamo parcheggiato prima del termine della strada, troppo ghiaccio nell'ultimo tratto. Poi è molto semplice, sempre dritto lungo la stradina di fondovalle verso l'agriturismo Val di Rezzalo.
In blu la traccia di questo giretto, ascesa 770m, lunghezza 15,5 chilometri. L'idea era di raggiungere il passo dell'Alpe, ma affondavamo in 70 - 80 centimetri di neve farinosa, tracce vecchie zero, sarebbe stato masochismo puro.
Primo tratto di strada molto ghiacciato, poi più neve e si cammina meglio. Dopo un pò di bosco, in località Le Gande (1700m) la valle si apre e inizia il bel pianone che termina 2 chilometri e mezzo dopo.
a destra le baite Macoggia, un pò più a sinistra la chiesetta di San Bernardo.
sempre lungo il pianone, verso le baite Ronzone.
Dopo le baite di il Merlo c'è uno scalino di circa 300 metri nella valle, camminiamo lungo una traccia che ricalca una sterrata, inizia ad esserci parecchio vento, ma non molto freddo.
terminata la salita sbuchiamo su un altro pianone, del passo ancora non c'è traccia
le baite di Clevaccio, 2100 m circa
qui il vento è diventato davvero fastidioso, la traccia nella neve è terminata e si procede controvento affondando anche oltre il ginocchio. La meta, che doveva essere il passo dell'alpe, diventa invece un gruppo di baite che vediamo in lontananza sul pendio solatio, almeno ci possiamo riparare dal vento e mangiare in pace.
C'è voluta mezzora per fare 300 metri, ma alla fine arriviamo alle baite Tegliacce, (2232m) ai piedi di una paretina rocciosa e semisepolte dalla neve
Qui possiamo mangiare e goderci un pò il sole, al riparo dal vento che scende dal passo dell'Alpe.
torniamo verso valle, il passo non lo abbiamo nemmeno visto perchè la valle curva verso nord.
Ora anche la grande spianata più a valle è tutta al sole.
in alto a sinistra "la Baita", unico rifugio della valle