Giro dei curt di Scareno (valle Intrasca) VCO - 28 Aprile 2019
1 Dopo aver passato la notte alla Cappella Fina, punto di partenza del giro di ieri, in una mezzoretta ci spostiamo a Scareno, piccola borgata frazione del comune di Aurano in alta valle Intrasca. Oggi faremo un anello tra gli alpeggi della valle, qui detti "curt".
2 in alto a sinistra in giallo l'anello percorso, visto da lontano
3 il percorso un pò più dettagliato, lunghezza 11,6 chilometri, dislivello 690 metri. Il percorso è abbastanza semplice , ci vuole solo un pò di esperienza nel trovare il sentiero nei tratti dove è meno segnato, sono zone poco battute e non turistiche, i cartellini ci sono ma non sempre e ovunque. Per raggiungere Scareno da Verbania si sale a Cambiasca e poi si segue Intragna, invece di salire a questo ultimo si continua per Aurano e si svolta a sinistra per Scareno prima di raggiungerlo.
4 Le case di Scareno
5 passeggiamo tra le case e nei pressi di una fontana troviamo le indicazioni per il ponte del Dragone e l'alpe Piaggia.
6 proseguiamo in piano per un pò e poi iniziamo la discesa verso il ponte del Dragone
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9 la cappelletta dell'alpe Leigio (650m), da qui si scene in breve al ponte del Dragone
10 cascata poco prima del ponte
11 il ponte del Dragone (640 m). Oltre il ponte il sentiero torna a salire deciso e dopo poco c'è un sentierino poco segnato che svolta a destra, ma noi proseguiamo sul sentiero principale verso l'alpe Piaggia
12 in salita tra grandi castagni
13 ad un tratto il bosco si trasforma in pascolo e compare l'alpe Piaggia (910m)
14 visitiamo l'alpe Piaggia
15 risaliamo tra le baite fino alla chiesetta e poi tra i ruderi delle baite più in alto esce il sentiero che prosegue verso Scogno, Bavarone e il passo di Folungo (dove noi non andremo)
16 ci inoltriamo nella profonda vallata appena sopra la quota dei boschi, in alto a destra spicca nel pascolo una cappelletta da cui passeremo più tardi, nell'alpeggio di Biogna
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18 ormai in fondo alla vallata, poco prima di un guado un pò fastidioso se come oggi c'è parecchia acqua nei ruscelli che scendono dai pendii dei monti
19 proprio in fondo alla valle incontriamo le baite diroccate della Corte Bavarone (1127m) e qui ci fermiamo a pranzare, al riparo dietro un muro dal venticello freddo che scende da nord
20 di Corte Bavarone è rimasto in piedi proprio poco
21 sotto di noi su di un poggio le baite, o quel che resta, di Scogno
22 riprendiamo il sentiero che sempre a mezzacosta prosegue il giro della valle verso l'alpe Biogna
23 una delle baite di corte Biogna, tutte sparpagliate su di un ampio pascolo. Qui ce ne sono tante risistemate, la strada che passa più alta e conduce al passo di Folungo non è distante, rendendo i lavori molto più semplici.
24 la bianca cappelletta dei fulmini, già vista da lontano
25 ed ecco l'interno, con la supplica da cui deriva il nome della cappelletta
26 100 metri sotto la cappelletta, svoltiamo decisi a sinistra e attraversiamo un gruppo di baite che sembra essere stato appena bombardato, anche gli alberi sono venuti giù, un posto che mette tristezza. Ci addentriamo nella val Gula , scenderemo fino ad un particolare ponte e poi attraverseremo in piano fino a Sassello
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28 il piccolo ponticello nel fondo della val Gula, a metà poggia su di un grosso pietrone
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30 giungiamo a Sassello
31 Sassello
32 da Sassello scendiamo abbastanza decisi in direzione di Scareno, prima su di una mulattiera e poi su sentiero, le baite sono sempre più frequenti, dobbiamo perdere circa 250 metri di quota.
33 fino a che raggiungiamo la chiesa di Scareno e in altri due minuti la macchina, giretto terminato.....