Giretto all'alpe Veglia - 24 Maggio 2015
aereisentieri
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Finalmente all'alpe Veglia! Era da un pò di anni che per un motivo o per l'altro non eravamo ancora riusciti a vedere questa famosa alpe Veglia, una volta c'eravamo andati proprio vicino ma il pericolo slavine ci aveva bloccato (cliccate QUI). Infatti dall'inverno alla primavera inoltrata è un posto davvero off limits perchè la strada che vi accede è soggetta a parecchie slavine. Ma oggi si va tranquilli, la neve ormai parte dai 2000 metri in su. Per chi non lo sapesse, l'alpe Veglia si trova in Piemonte, più precisamente in Ossola, quella parte stretta a nordest della regione che si incunea nella Svizzera tra le valli Maggia e Saas. Insieme alla zona dell'alpe Devero, formano un parco regionale, il suo nome è appunto Parco Naturale Veglia Devero
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eccovi l'immagine della traccia gps, gita molto corta: 15 chilometri e +760 metri di dislivello. Anche oggi come ieri siamo stati bloccati dalla neve, volevamo salire al lago Bianco, ma niente da fare. Qualche indicazione stradale; per raggiungere Ponte Campo seguire l'autostrada A26 fino a Gravellona Toce, proseguire lungo la SS33 verso Domodossola, passarla e continuare verso il confine di stato e il passo del Sempione. Uscire a Varzo e seguire le indicazioni per la località sciistica di San Domenico, passare anche questo e continuare fino al termine della strada.
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Eccoci lungo la strada pericolosa che sale all'alpe, come vedete il rischio è effettivo....
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capre che tornano alla stalla per essere munte
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lungo la strada verso l'alpe, in basso a destra l'orrida gola del torrente Cairasca
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ma il vero VIP (very important peak) dell'alpe è lui, il monte Leone! Con i suoi 3553 metri svetta quasi 2000 metri più in alto della piana. Ci sono andato vicino dalla parte opposta, dal passo del Sempione, salendo al Breithorn
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e questa è una panoramica scattata nel punto in cui si accede alla piana, gran bel posto è?!
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non riesco a non fotografarlo....
in basso le baite di Cianciavero (1753m)
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ci incamminiamo verso il rifugio città di Arona, poi continueremo verso il lago Biianco
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il rifugio CAI "città di Arona", aprirà la settimana prossima
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altre baite nei pressi del rifugio CAI
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man mano che saliamo le chiazze di neve aumentano sempre più, fino a diventare continua
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Ci fermiamo qui, il sentiero sepolto dalla neve continua tra grosse pietre e si rischia in continuazione di sprofondare di colpo, troppo rischioso per la gamba di Eli. Torniamo verso la piana
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dove è finito il bel cielo blu di questa mattina?! Che peccato....
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ci spostiamo verso la località Aione e seguiamo l'indicazione "laghi", il sentiero non è segnato molto bene a dire la verità, ci sono troppe tracce in giro e non si capisce quale sia il sentiero giusto. Comunque ravanando un pò tra rododendri e larici raggiugiamo un laghetto che credevo fosse quello delle Streghe, scoprirò poi a casa sulla carta che invece siamo arrivati a quello delle Fate.... ma non credo ci sia molta differenza tra i due.
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il lago delle Fate
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attraversiamo la piana in direzione Cianciavero, sferzati dal vento freddo
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Cianciavero
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non ci resta che tornare a valle, ma sicuramente torneremo all'alpe Veglia, magari per percorrere il sentiero di circa 6 ore che conduce all'alpe Devero ....in autunno deve essere bellissimo....