Deiva Marina - Levanto - Manarola - 13 e 14 Aprile 2013
aereisentieri
01s
Deiva Marina (0 m), Liguria. Era da un pò che pensavamo di tornare da queste parti a camminare, dopo aver fatto negli scorsi anni Sestri Levante - Levanto e Levanto - Portovenere, questa volta facciamo una via di mezzo tra i due percorsi.
02s
Prima di raccontarvi della camminata devo segnalarvi una particolarità, sotto il ponte sul torrente Deiva, a pochi metri dal mare e dalla spiaggia passeggiava un Nandù. La cosa è abbastanza strana, ma soprattutto perchè 3 anni fà, nel 2010, era già lì!! Prova ne è la prossima foto...
03s
Eccolo lì, in questa foto scattata nel 2010. Ma torniamo al giro di questo week end. Parcheggiata l'auto a Deiva raggiungiamo il lungo mare, particolarmente mosso, seguiamo le indicazioni per Framura, il prossimo paese verso sud.
04s
Questo è il percorso del primo giorno, Deiva, salita e poi discesa verso Framura, altra bella salita a Montaretto e discesa a Bonassola dove mangiamo. Risalita e poi discesa a Levanto, su e giù fino alla punta Mesco tra Levanto e Monterosso, dove piantiamo la tenda. I numeri del primo giorno: distanza 21,7 chilometri, dislivello positivo 1297 metri.
05s
Il secondo giorno, ripartiamo dalla punta Mesco e saliamo alla colla di Gritta (330m), stiamo alti sopra Monterosso, passiamo per il santuario di Soviore e poi per quello della madonna di Reggio, discesa a Vernazza. Da Vernazza raggiungiamo Corniglia lungo il sentiero basso, quello più vicino al mare, poi scopriamo che per colpa di una frana non si può andare a Manarola per lo stesso sentiero e siamo costretti a risalire fino a 460 metri, passare da Volastra e poi scendere a Manarola dove terminiamo il giro. Totale del sendo giorno: ben 24,4 chilometri e 1145 metri di salita. Nei due giorni abbiamo percorso 46 chilometri con lo zaino pesante (e si sentono tutti nelle gambe!!) e siamo saliti per 2440 metri.
06s
Lungo la spiaggia di Deiva. In liguria ci sono davvero tanti bei posti, ma anche altrettante brutture, soprattutto vicino al mare.
07s
Come cinghiali ci infiliamo nella fitta macchia mediterranea che inghiotte il sentiero (la prima metà) per Framura. Sotto di noi le fragorose onde contro gli scogli.
08s
La seconda parte del percorso verso Framura si svolge su una larga sterrata.
09s
in vista della piccola Framura. Per tutta la mattina il cielo è stato un pò coperto, poi grazie al forte vento che continua a soffiare, verso mezzogiorno le nuvole spariranno.
10s
Framura (284m)
11s
In questo negozietto tra i vicoli di Framura compriamo i primi pezzi di focaccia (primi dei tanti!) e scopriremo poi , i più buoni del week end.
12s
Sotto di noi i binari della ferrovia nei pressi della stazione di Framura. Scopriamo che anche qui, come in altri tratti della Liguria di Ponente, la vecchia linea ferroviaria è stata trasformata in pista ciclopedonale, il percorso va da Framura a Levanto, con lunghi tratti in galleria (soprattutto tra Framura e Bonassola).
13s
Il porticciolo di Framura.
14s
Bonassola
15s
16s
Dopo aver mangiato in spiaggia, nonostante il vento un pò fastidioso, ci incamminiamo alla volta di Levanto. Una serie di scalette e piccole mulattiere tra le case, sale verso il monte La Guardia.
17s
Ecco Levanto e la successiva punta Picetto. Levanto è il più grosso dei paesi che attraverseremo nei due giorni, il centro storico è comunque molto bello e ben conservato.
18s
la bella chiesa di Sant'Andrea apostolo da dove sta per uscire un matrimonio.
19s
A Levanto facciamo una pausa, qualche compera per la cena e poi si comincia a salire verso il monte Vè (o Focone - 487m). L'idea è di trovare un posticino appartato dove piazzare la tendina per la notte, prima di arrivare a Monterosso, la prima delle 5 Terre. Quello che si vede laggiù nella foschia è il monte di Portofino, tra Santa Margherita L. e Camogli.
20s
Verso punta Mesco, uno dei tratti più selvaggi percorso nei due giorni. Non è affatto semplice trovare una piazzolina per la tenda da queste parti, la costa è molto scoscesa, senza tratti in piano, e comunque la vegetazione appena fuori dal sentiero è sempre fittissima e impenetrabile.
21s 22s
Raggiungiamo i 314 metri della punta Mesco e compaiono davanti a noi le 5 Terre.
23s
Un'immagine simile alla precedente con in giallo la nostra traccia del secondo giorno, sembra poco ma sono più di 24 chilometri.
24s
le rovine della chiesetta di Sant'Antonio, sulla punta Mesco (310m)
25s
Tenda vista mare, che fatica però trovare 2 metri quadri quasi in piano.
26s
Cena quasi pronta....
27s
Ore 20:00, il sole è quasi tramontato. Terminiamo di cenare e alle 20e30 ci infiliamo nella tenda, non è che fuori faccia freddissimo però c'è parecchia umidità, poi a dire la verità siamo in piedi dalle 5 e decisamente stanchi.
28s
Ore 8 e 30 del secondo giorno, ci siamo appena incamminati.
29s
lungo il crinale della punta Mesco verso il colle di Gritta (330m)
30s
Alla colla di Gritta intercettiamo la strada asfaltata, dobbiamo percorrerla per circa 3 chilometri, passando dal santuario della madonna di Soviore, poi prendiamo il sentierino che scende a Vernazza passando per un'altro santuario, quello della Madonna di Reggio.
31s
uno sguardo indietro verso punta Mesco, ho indicato il punto dove abbiamo dormito, ad un centinaio di metri dalla chisetta di Sant'Antonio. In rosso l'itinerario già percorso
32s
in basso a destra spunta la torre di Vernazza
33s
Santuario della madonna di Reggio
34s
la mulattiera che scende verso Vernazza
35s
Vernazza.
36s
Come al solito i paesini sono invasi dai turisti, prendiamo la focaccia per il pranzo in uno dei 50 negozietti che la vendono e andiamo a mangiare sul molo.
37s 38s
Un passaggio sotto lo scoglio dove è arroccata Vernazza conduce ad una bella spiaggetta che non avevo mai visto.
39s
Vernazza. In basso la "grotta" che conduce dal centro del paese alla spiaggia
40s
Uno scorcio dal panoramico sentiero per Corniglia.
41s 42s
In primo piano Corniglia e più lontano a sinistra Manarola
43s
tra i vicoli di Corniglia
44s 45s
Sapevamo che il sentiero basso tra Manarola e Riomaggiore era stato chiuso per una della tante frane che ha interessato questa zona, ma tanto la nostra intenzione era di fermarci a Manarola, però a Corniglia veniamo a sapere che anche il sentiero basso per Manarola è interrotto. Non ci voleva , questo imprevisto ci costa una scarpinata di altri 460 metri di dislivello. L'alternativa era il treno.
46s 47s
Lungo i terrazzamenti delle vigne, verso Volastra.
48s
A Volastra iniziamo a scendere per una gradinata spaccaginocchia verso Manarola.
49s
Manarola, un mucchio di casette colorate, una sopra l'altra.
50s
Ultima foto.... con le gambe a pezzi raggiungiamo la piccola stazione di Manarola, fortunatamente dobbiamo aspettare solo una decina di minuti il treno che ci riporta a Deiva Marina. Dimenticavo di dire una cosa, oggi ha fatto tanto tanto caldo, più di 27/28 gradi, per i miei gusti troppi per girare da queste parti, sicuramente fino al prossimo autunno non torneremo a fare escursioni così a bassa quota. Se volete vedervi un video con alcune immagini di questi due giorni cliccate QUI