1 Oggi giretto in Valtellina con la bici, purtroppo non riesco a partire presto, ora che parcheggio a Cosio Valtellino sono le 10 passate. Con me c'è anche Andrea, il programma è di percorrere il "sentiero Valtellina" tra Cosio e Fusine, poi inoltrarci nella val Madre e risalirla fino al passo Dordona, al confine con la provincia di Bergamo. 10 minuti dal centro di Cosio e siamo già sulla ciclabile che corre lungo il fiume Adda (nella foto). Dopo una settimana di previsioni altalenanti, le ultime davano cielo abbastanza sereno..... ma per ora non è granchè |
2 in giallo la traccia del giretto, questa volta non si tratta di un anello, andata e ritorno sono più o meno uguali (al ritorno nel fondovalle per guadagnare tempo siamo andati sulla strada normale), lunghezza totale 81,6 chilometri con un dislivello positivo di 2040 metri. |
3 il ponte di Ganda , Morbegno |
4 procediamo spediti lungo la ciclabile |
5 la ciclabile nei pressi di Ardenno |
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7 nella foto il paesino di Colorina, appena oltre c'è Fusine, dove attacca la nostra salita verso la val Madre |
8 a Fusine facciamo una breve pausa, riempiamo le borracce e ci compriamo una bella Bisciola in un piccolo forno. |
9 Attraversato il piccolo paese, inizia la salita per la val Madre. Questa strada purtroppo non è vietata al traffico motorizzato, moto enduro e jeep possono percorrela pagando una piccola cifra, fortunatamente però non sono molti quelli che si avventurano quassù |
10 la prima parte della salita è tutto un susseguirsi di tornanti, a destra Fusine |
11 però che bello, in più di 5 ore che siamo stati su questa strada, saranno passate 10 moto e forse 2 o 3 macchine. |
12 chiesetta in località "la Madonnina" |
13 Più saliamo, più entriamo nell'autunno |
14 ogni tanto, due o tre baite, qui la località Le Piane |
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16 Finalmente, dopo aver guadagnato 800 metri di dislivello in 8,5 chilometri restando sul versante che guarda la Valtellina, ora iniziamo a infilarci nella val Madre. La prima parte della valle è un profondo canyon, il torrente Madrasco scorre molto più in basso, quasi invisibile, tra due versanti della valle a dir poco scoscesi |
17 la chiesetta di San Matteo nel capoluogo della valle, Valmadre (forse 10 baite) 1200m |
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20 dopo Valmadre il fondo stradale diventa sterrato, con i tratti più ripidi cementati, fortunatamente perchè la pendenza arriva anche al 20% in un tratto, ma mediamente si aggira tra il 10 e il 15% |
21 con un'inaspettata discesina arriviamo a questa piana, ora si vede bene il passo, il rifugio è ancora nascosto |
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24 l'ultima parte è la più dissestata, non in modo continuativo in realtà, però alcuni tratti vanno guidati con attenzione per non perdere trazione e fermarsi |
25 ecco quello che ci resta dopo aver passato il rifugio Casera Dordona (metterò una foto dopo), ormai ci siamo Tra l'altro, credevo di non essere mai stato al passo Dordona.... e invece ci sono già venuto in inverno, nel gennaio del 2010 per la precisione, salendo al monte Toro (il più alto a sinistra del passo) da Foppolo, clicca QUI per vedere quella bella salita con le ciaspole |
26 verso nord è emerso sempre più dalle nubi il monte Disgrazia, clicca QUI per vedere le foto della sua salita |
27 ultimi metri.... |
28 davvero stanchi, ma soddisfatti, proprio un bel posticino |
29 che brutte facce.... |
30 il passo, a sinistra Valtellina e a destra val Brembana (Foppolo) |
31 non ci resta che scendere..... che le giornate oramai sono piuttosto corte |
32 il rifugio Casera Dordona, lo abbiamo trovato aperto.... non l'avrei mai detto |
33 20 chilometri di discesa, -1740 metri.... e siamo a Fusine |
34 per velocizzare il rientro filiamo dritti dritti sulla statale fino a Cosio, dove arriviamo insieme alle tenebre |