![]() 1 Giretto in bici di tre giorni e mezzo tra il vicentino monte Grappa e il basso Trentino, dopo aver fatto un anello bellissimo nel vicinissimo altopiano di Asiago (clicca QUI , torno da queste parti per vedere una nuova zona.... in realtà avrei preferito visitare la zona del Pasubio, ma alcune strade che ho addocchiato sono ancora chiuse per neve. Partenza da Bassano del Grappa, attraversato dal fiume Brenta, nella foto il famosissimo ponte Vecchio, o ponte degli Alpini, monumento nazionale dal 2019. |
![]() 2 il percorso dei tre giorni e mezzo, ho scritto solo le località di inizio e fine tappa. Non ho fatto molti chilometri in questo giro, o comunque meno della mia media, però l'allenamento era proprio scarsissimo e non ho voluto strafare, comunque la salita non è mancata. I chilometri totali sono stati 232,7 con un dislivello positivo totale di 5950 metri. |
![]() 3 Prima tappa, 64,2 km con 1990 metri di dislivello positivo. Lascio la macchina appena fuori l'autostada Pedemontana Veneta, nella periferia di Bassano d.G., salgo sul Grappa in parte su asfalto e in parte lungo strade sterrate, poi scendo lungo strade selvagge verso il lago del Corlo. |
![]() 4 bici a spinta, passo sul ponte Vecchio, tantissima gente in giro |
![]() 5 la cittadina sembra proprio bella, ma c'è pure il mercato e perdo almeno un quarto d'ora obbligato a procedere a piedi |
![]() 6 esco da Bassano e procedo verso Romano d'Ezzelino, evito la strada principale e più trafficata da chi sale verso il Grappa, costeggio ancora la montagna per qualche chilometro fino a Semonzo, da qui sale la strada Generale Giardino, un pochino meno trafficata, anche se le 11 del mattino non sono l'ora più indicata |
![]() 7 una ventina di tornanti per guadagnare circa 800 metri di quota in 10 chilometri, fa caldo ed è molto umido, si scolo le due borracce che fortunatamente avevo riempito alla base della salita |
![]() 8 zona battutissima dai parapendii, e a giudicare dalle targhe delle macchine, gli italiani sono la minoranza, tantissimi polacchi |
![]() 9 a circa 960 metri di quota, dove terminano i tornanti (ma non la salita), abbandono l'asfalto e inizio una lunga parte di strada bianca che terminerò a circa 1550 metri, poco sotto la vetta del Grappa |
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![]() 11 c'è tutto un reticolo di strade bianche tra le malghe |
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![]() 13 in questo punto, a 1550 metri, ritrovo l'asfalto della strada provinciale Cadorna, la cima è ormai in vista |
![]() 14 peccato per la foschia totale che nasconde completamente la pianura, tra l'altro anche in alto non va benissimo, il cielo è sempre più grigio scuro e si sentono tuoni in lontananza |
![]() 15 dopo una curva, ecco il rifugio Bassano, ormai ci sono |
![]() 16 incarico l'esercito di curarmi la bici e io salgo verso il sacrario (non è consentito nemmeno portare su la bici a mano) |
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![]() 19 il sacrario in cima al Grappa, qui riposano quasi 23000 soldati tra italiani e austriaci, di cui circa 20300 ignoti. Per video e molte informazioni su questo lugo cliccate QUI |
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![]() 24 mentre cadono le prime gocce riprendo la bici e proseguo nel mio percorso verso il lago del Corlo. |
![]() 25 sotto l'abisso Spaurasso prendo questa mulattiera (non tutta in ottime condizioni come nella foto), e scendo rapido sotto la pioggia verso la strada asfaltata Cadorna |
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![]() 27 200/300 metri su asfalto e poi in località Casara Alta mi butto su bellissime strade bianche che scendono verso Cason del Termine. Mi sono coperto bene perchè la pioggia e l'aria fresca in discesa mi hanno gelato le mani |
![]() 28 dopo la cima del Grappa, percorro circa 25 chilometri tra boschi, rarissime malghe e qualche borgata semiabbandonata più in basso, senza vedere una persona che sia una, devo arrivare in riva al lago per ritrovare anima viva |
![]() 29 a circa 950 metri di quota, in località Casa Costa si apre questa vista sulla valle del Brenta a sud di Cismon del Grappa |
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![]() 31 ad un certo punto mi trovo una galleria e quando ne esco sono sulla diga del Corlo, la discesa è finita |
![]() 32 sul lago del Corlo ci sono un paio di campeggi, il primo mi rimbalza.... è completamente saturo, fortunatamente il secondo invece ha un pò di piazzole libere . Nella foto la chiesetta del paesino di Rocca d'Arsiè |
![]() 33 tenda montata, doccia fatta, posso uscire a cena. |
![]() 34 Secondo giorno, 60,5 chilometri con 1730 metri di dislivello positivo. La meta odierna è il passo Brocon, tra la valle del Vanoi e la Valsugana, ieri sono passato dalla provincia di Vicenza a quella di Belluno, passando per quella di Treviso, oggi sconfino in Trentino. Tornando al passo, la mia idea è di salirci evitando le due strade asfaltate che lo raggiungono, mi infilerò in una valletta laterale che parte da San Donato, frazione di Lamon, e risalirò una lunga e faticosa strada bianca che giunge proprio al passo. |
![]() 35 ore 8, si parte. |
![]() 36 direzione nord verso Arsiè e poi Frassenè, risalendo il corso del torrente Cismon |
![]() 37 il torrente Cismon |
![]() 38 e poi direzione Lamon |
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![]() 40 attraverso diverse piccole e curate borgate, tutte frazioni di Lamon, fino a San Donato (880m - nella foto) |
![]() 41 qui faccio il pieno, ora inizia la parte "bella", per 14 km non vedrò anima viva e non troverò acqua, fino al passo |
![]() 42 la parte bassa della valle |
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![]() 44 la salita non è mai ripidissima, il fondo alterna tratti più compatti ad altri più pietrosi, comunque il posto è davvero bello e selvaggio |
![]() 45 per la pausa pranzo mi fermo davanti a questa baita, ne approfitto anche per fare asciugare i teli della tenda al sole |
![]() 46 più di venti tornanti per risalire la parte più scoscesa della valle, ma il peggio ormai è passato |
![]() 47 ed ecco gli edifici al passo Brocon (1616m) |
![]() 48 a destra si scende nella valle del Vanoi, a sinista verso Castel Tesino in Valsugana, alle spalle degli edifici si alzano i monti del Lagorai, non è molto distante da qui un altro bellissimo passo sterrato percorso tre anni fa, il 5 Croci, cliccate QUI per riguardare quel bellissimo giro, la salita al 5 Croci è dalla foto 110. |
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![]() 50 foto ricordo al cippo del passo Brocon |
![]() 51 sullo sfondo tra le nuvole (e si sentono anche i tuoni) le Pale di San Martino |
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![]() 53 Dal passo scendo per la strada asfaltata verso Castel Tesino, prima di raggiungerlo però devio in una sterrata nel bosco, dovrebbero essere circa 7 km di strada bianca che aggirano mezza montagna (monte Picosta) per poi giungere ad un campeggio nei pressi del Grifone di Vaia. Così mi faccio una salitona spaccagambe nel bosco per circa 2,6 km, per andare a scoprire che questa strada finisce così, davanti al ceppo di un albero tagliato. Ho guardato nei dintorni, un sentierino troppo ripido e stretto prosegue come a scavalcare una frana, ma portarci la mia bici carica è follia. Così torno indietro e giunto al bivio studio una soluzione alternativa. |
![]() 54 Alla fine scopro che c'è anche un altro campeggio molto carino appena sotto il centro di Castel Tesino, e mi dirigo li |
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![]() 57 il campeggio dove ho passato la seconda notte |
![]() 58 Terza tappa del mio giretto, lunghezza 70,4 chilometri con 1910 metri di dislivello positivo. |
![]() 59 Questa terza tappa mi preoccupava un pò, più che per i chilometri, per i 2200 metri di dislivello preventivati, ma poi in realtà il gps a fine giornata ne segnava circa 1900. Lascio il campeggio alle 7e30 e alle 8, dopo colazione, sto già salendo verso il Grifone di Vaia |
![]() 60 chiesetta della Madonna, poco sopra Castel Tesino |
![]() 61 a circa 1150 metri la strada spiana e si apre una sorta di altopiano di pascoli punteggiati di malghe |
![]() 62 sul bordo di questo altipiano si erge l'ennesima opera dello scultore Marco Martalar, della serie dedicata alla tempesta Vaia, il Grifone |
![]() 63 in basso Castel Tesino |
![]() 64 dopo qualche scatto al Grifone, riparto in direzione sud/est lungo la strada che corre appena sotto la dorsale verso cima di Campo e monte Celado |
![]() 65 qui lascio il Trentino per tornare in provincia di Belluno |
![]() 66 giornata un pò grigetta, tanta.... troppa foschia |
![]() 67 dopo un colle a 1430 metri, inizia una lunga discesa che termina ai 270 metri di Arsiè |
![]() 68 Mellame, 480 metri s.l.m. |
![]() 69 tratto di collegamento in piano tra Arsiè e Seren del Grappa, fatto tutto lungo carrarecce agricole, 10 chilometri e 110 metri di dislivello positivo |
![]() 70 dopo aver costeggiato Seren del Grappa, entro nella sua valle, la valle di Seren, uno degli accessi al massiccio del monte Grappa da nord. Sicuramente il meno utilizzato vista poi la situazione della strada. In primo piano il largo greto del torrente Stizzon |
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![]() 72 tipica capanna locale, 4 pali con infilato sopra un tetto, in questa valle ne ho viste un mucchio |
![]() 73 la vallata è tutta ricoperta di boschi, con versanti ripidissimi, lungo la strada ogni tanto c'è una borgata, per lo più semi abbandonata |
![]() 74 Pian della Cesa, 480 metri di quota, sicuramente la località più "viva" della valle, anche se non c'è quasi nulla |
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![]() 76 dopo la località Pontera inizia un tratto davvero pesante, in meno di un chilometro e mezzo si guadagnano quasi 250 metri di quota. Ammetto che per diversi tratti ho spinto, non volevo distruggere le gambe e farmi venire i crampi, anche perchè al campeggio mancano ancora 17 chilometri, per lo più su strade sterrate nel bosco |
![]() 77 e poi, a 1250 metri la vallata si apre e la salita si addolcisce, è la zona del rifugio Bocchette |
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![]() 79 fine della salitta, la strada delle Bocchette sbuca qui, lungo la SP148 Cadorna, all'altezza dell'albergo Forcelletto a circa 1430 metri. |
![]() 80 qualche centinaio di metri su asfalto e poi via, di nuovo giù per queste strade bianche verso la località Finestron |
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![]() 82 alle 17e30 raggiungo la località Lepre, qui c'è una tipica trattoria di montagna con azienda agricola e piccolissimo campeggio (pagato 10 euro, robe d'altri tempi) |
![]() 83 il piccolo campeggio, composto quasi esclusivamente da stanziali |
![]() 84 ultima tappa, dal campeggio salgo per belle strade bianche fino al col Moschin e scende al rifugio Alpe Madre, e poi giù fino a ricongiungermi con la strada asfaltata a Campo Solagna. Circa 37,5 chilometri con 320 metri di dislivello positivo.... e 1400 di negativo. |
![]() 85 anche qusto versante del Grappa è davvero bello, e non c'è in giro nessuno! |
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![]() 87 dalla pianura sale la foschia |
![]() 88 una breve vista verso il profondo solco della valle del Brenta, dall'altra parte è Altopiano di Asiago |
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![]() 90 spingendo su la bici per un ripido prato raggiungo il col Moschin (1279), teatro di tremendi combattimenti nel 1918 |
![]() 91 e poi scendo verso il rifugio Alpe Madre, giusto pochi mesi fa ho letto un libro dal titolo "lo chamavano Alpe Madre", ambientato proprio da queste parti, clicca QUI |
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![]() 93 il rifugio Alpe Madre |
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![]() 97 in basso il Brenta in procinto di uscire dalla sua stretta vallata |
![]() 98 1000 metri di discesa, alle mie spalle il Grappa visto da Romano d'Ezzelino, ormai tutto coperto di nuvole |