Castellazzo Novarese - Vercelli - Trino Vercellese - anello in bici (NO-VC) 7 Maggio 2022

01s  Altro fine settimana con meteo instabile, piuttosto che prendere l'acqua in montagna, mi sposto dove il tempo sembra reggere un pò di più, e così con un'oretta di macchina mi porto nel novarese per fare un bel giretto in bici tra le risaie. 02s  ecco "l'otto" da me percorso, lunghezza totale 127 chilometri, dislivello positivo 280 metri. 03s  l'anello superiore... 04s  e quello inferiore... 05s  Senza un resle motivo ho scelto Castellazzo Novarese come punto di partenza, si c'è questo rudere di castello.... ma qui c'è un castello in ogni paesino. Comunque, alle 7e30 inizio a pedalare verso sud
06s  primo posto da vedere, ancora nel comune di Castellazzo.... 07s  la chiesetta campestre diroccata dedicata a Sant'Antonio Abate 08s  riprendo la strada verso sud, scavalco l'autostrada A4 09s  costeggio per un breve tratto il canale Cavour, vedo ora sulla cartita che è lunghissimo, 83 chilometri,  è una diramazione del Po a Chivasso e si getta nel Ticino a Galliate, passando SOTTO  al Sesia, al Cervo, all'Elvo, alla Dora Baltea e ad un mucchio di altri canali e fiumiciattoli minori 10s  sono praticamente quasi sempre fuori dal traffico, o su infinite strade sterrate....
11s  o su stradine asfaltate larghe come una macchina e dritte per chilometri.  i paesini sono pochi e piccoli, al massimo li sfioro, la mia strada va da un grande cascinale ad un altro grande cascinale e così via.... 12s  ogni tanto vedo un trattore al lavoro con quelle particolari ruote che usano solo qui nelle risaie 13s 14s  ogni tanto tocca fare una salita..... su un cavalcavia..... che vista però dall'alto 15s
16s  cambio provincia.... 17s  accedo a Vercelli attraversando il ponte sul Sesia 18s  il duomo di Vercelli, dedicato a sant'Eusebio 19s  e la basilica di Sant'Andrea 20s
21s  qualche scatto a zonzo per il centro, anche se ci sono giusto passato senza sapere cosa c'è da vedere... 22s 23s  a 10 minuti dal centro sei di nuovo nella bassa profonda..... 24s 25s  la grande Tenuta Darola
26s  man mano che scendo si ingrandiscono sempre più le due torri della centrale termoelettrica Galileo Ferraris, abbandonata da anni 27s  e poi è la volta del "principato di Lucedio", a quanto pare il posto dove nel 1400 è nata la coltivazione del riso in Italia, clicca    QUI  Ancora oggi è un'azienda che produce riso e funge anche da location per matrimoni..... 28s 29s  ancora dritto dritto verso sud, devo anche scavalcare una collina boscosa inattesa.... che è anche un parco :   Parco Naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino. 30s  dopo aver sfiorato Palazzolo Vercellese, per strade campestri arrivo sull'argine maestro del Po, lo scavalco e scendo su una "stradina" erbosa proprio nei pressi della riva. La percorro per qualche centinaio di metri ma c'è giusto un punto dove la vegetazione lascia vedere il fiume.....
31s  ed eccolo il grande fiume, sulla sponda opposta iniziano le colline del Monferrato 32s  la mia stradina lungo il fiume va a cozzare contro una recinzione invalicabile.... sono arrivato alla centrale nucleare Enrico Fermi di Trino Vercellese, Trino 1, non Trino 2.... quella delle 2 torri di qualche foto fa.... 33s  eccola qua, spenta nel 1987, circa un anno dopo la tragedia di Cernobyl e ancora in via di smantellamento..... 34s  lascio la centrale e punto verso l'abitato di Trino Vercellese attraversando anche un bel cementificio, a Trino non si fanno mancare proprio niente.... 35s  per quel poco che ho visto, il centro di Trino non è nulla di memorabile.... mi fermo in un bar a mangiare un panino visto che è la una passata e non ho ancora mangiato nulla
36s  e poi via, direzione nord/est verso Vercelli 37s 38s  sarà che è sabato pomeriggio, che i paesini sono pochi e lontani, che non ho preso le arterie principali.... ma è davvero bello.... non c'è in giro una macchina! 39s  Asigliano Vercellese è in festa.... percorro anche un tratto di strada transennato..... con molto fatica perchè ricoperto da 15 centimetri di sabbia! Sento dire che devono fare la tradizionale corsa dei buoi....  A quanto pare una tradizione moooolto antica, cliccate  QUI    per vedere la gara svolta poi il giorno dopo il mio passaggio 40s  dopo aver riattraversato Vercelli e il ponte sul Sesia, inizio e costeggiare la sponda orientale di quest'ultimo per circa 18 chilometri, sempre su strada sterrata e per lo più sull'argine. Il fiume non si vede quasi mai perchè nascosto dai boschi ripariali
41s  18 chilometri così, sull'argine del Sesia 42s 43s  qui sono a circa 300 metri dal punto in cui l'autostrada A4 Milano Torino passa sul Sesia, questo è il Canale Cavour che a destra della foto sembra fermarsi contro un muraglione,  in realtà passa in un sifone sottostante al fiume Sesia, per poi uscire dalla parte opposta 44s  alle 16e40 sono di nuovo alla macchina, poco prima che inizi a piovere