Lo sorprendo ancora dall'alto.
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poi si fa un balzo e mi saluta
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Le baracche della diga.
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Chi si rivede! Ricompare la volpetta, ma poi mi riconosce e se ne va.
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La diga del lago Serrù (2292m). Saliamo ancora verso il lago Agnel.
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Sotto qui il lago Agnel con la sua dighetta. La linea gialla indica la nostra salita verso il colle.
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Per tornare potremmo aspettare il bus!! A parte gli scherzi, in estate qui c'è un servizio bus che parte dal fondovalle, anche perchè i sabati e le domeniche di luglio e agosto la strada oltre il lago Serrù è chiusa al traffico. (per fortuna!)
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Tra un tornante e l'altro ci sono diversi Camosci che scavano nella neve per sfamarsi. Purtroppo si tengono sempre a distanza, sono animali molto schivi e timorosi, ne hanno le loro ragioni. Sotto il lago Agnel , coperto di neve.
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Ancora 200/300 metri e siamo al colle del Nivolet, però non si può! Così ci dicono un paio di escursionisti della zona che ci hanno preceduto, dicono che l'ultima parte di strada è sottoposta ad un pendio a rischio di slavine, che non ha ancora scaricato. Ci sarebbe il sentiero invernale che scavalca l'ultimo risalto roccioso (quello a destra nella foto), provano più volte di trovarlo salendo con i ramponi ma la neve sotto il pendio è troppa e affondano fino al bacino. Alla fine dopo vari tentativi salgo un canale ripido e pieno di neve che ci permette di arrivare sopra il colle.
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Dalla cima del canale. La freccina indica uno degli altri escursionisti che sta procedendo nel ripido pendio, a occhio raggiunge i 45 gradi, con le racchette è decisamente duro.
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